“Sono sempre stato affascinato da quei busti di granito o di marmo, quelle effigie,
che siano di scrittori, di inventori o di filosofi, sempre immobile e imperative. Come
delle figure mitiche sembrano, dal profondo del loro silenzio, rendere vana la frenesia
dei vivi. Imperturbabili, ricordano la saggezza dei padri. Questi busti vogliono cogliere
l’essenza e la semplicità del loro silenzio. Perenni, cristallizzati, in una postura fiera
e saggia grazie alle mani esperte dei maestri vetrai, sono per me come i paladini
della creazione in vetro, questa tradizione antica come i gladiatori e i teologi. Le
composizioni cromatiche, sempre uniche grazie agli infiniti colori di Venini, si conciliano
alla diversità di anime che questi busti rappresentano”
“I have always been fascinated by granite or marble busts, those effigies, whether of
writers, inventors or philosophers, always immovable and commanding. Like mythical
figures, from the depths of their silence, they seem to make the frenzy of the living
sheer vanity. Unperturbed, they recall the wisdom of our forefathers. These busts
seek to capture the essence and simplicity of their silence. Perennial, crystallized, in
a just and wise pose thanks to the expert hands of master glassmakers, they are for
me the glass paladins, continuing this ancient tradition as gladiators and theologians.
The chromatic compositions, always unique thanks to the boundless Venini, palette
are reconciled to the diversity of the souls they represent.”
Emmanuel Babled
I paladini
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A R T G L A S S | C O L L E Z I O N I D ’A U T O R E
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