you would have liked to have learnt (in
addition to the many you already know)
and why
Spanish, which was also my moth-
er-in-law’s language. On the subject
of foreign languages, I will always be
grateful to my mother who “made” me
study them from an early age (I had a
German nanny at age 5) because this
has defi nitely played a part in boosting
Rubelli’s exports, when as a young man
I personally visited German, French
and American clients.
The passion for chocolate, strictly dark
chocolate. An inherited passion or “self-
made”?
I’ve been mad about it since I was a
child and the drawers of my desk still
contain chocolates and bars of choco-
late.
A moment of glory or a success you re-
member most fondly
11.11.2011, on the stage of the Bolshoi.
My family next to me and behind me the
grandiose and very precious curtain
made by Rubelli with a pure gold yarn.
Extremely emotional and enormously
vegno Nazionale dei Cavalieri del Lavo-
ro, negli anni in cui ero Presidente del
Gruppo Triveneto.
La musica in cui più si riconosce
I quartetti di Beethoven. Ricordo i dischi
(allora a 78 giri!) di musica classica che
acquistava mio papà. E proprio grazie a
quei dischi molti brani mi sono diven-
tati familiari fi n da molto piccolo. Così
è iniziata la mia educazione musicale.
Ovviamente il mio primo concerto alla
Fenice sono state Le Quattro Stagioni di
Vivaldi.
Lo strumento che gli sarebbe piaciuto
suonare
Il violino. A proposito di strumenti musi-
cali, in famiglia abbiamo avuto un piani-
sta: lo zio Giorgio che ha avuto il merito
di portare i “Lieder” dei compositori te-
deschi in Italia. Tra i suoi allievi di canto,
anche l’insuperabile Maria Callas, Rena-
ta Tebaldi e tanti altri cantanti famosi
che non volevano limitarsi alle opere.
Se fosse stato un campione dello sport, in
quale disciplina avrebbe voluto eccellere
Lo sci. Per il senso di libertà e per la velo-
cità. Ho sciato molto a Cortina d’Ampez-
zo, perla delle Dolomiti e méta preferita
delle mie vacanze invernali, ma anche
estive, per camminare per valli e monta-
gne di grande suggestione.
Una lingua straniera in particolare che
avrebbe voluto sapere (oltre alle tante che
sa!). E perché.
Lo spagnolo, che era anche la lingua di
mia suocera. Parlando di lingue stranie-
re, sarò sempre grato a mia madre che
mi ha “obbligato” a studiarle fi n da picco-
lo (a 5 anni avevo una tata tedesca), per-
ché questo ha certamente contribuito
ad aumentare l’export di Rubelli, quan-
do da giovane visitavo personalmente
clienti tedeschi, francesi, americani.
La passione per il cioccolato, rigorosa-
mente fondente. Passione ereditata o...
“self-made”?
Beethoven’s quartets. I remember the
classical music records (78 rpm then!)
that my father bought. Thanks to those
records a lot of tunes became familiar
to me right from an early age. So my
musical education began. Naturally my
fi rst concert at La Fenice was Vivaldi’s
Four Seasons.
The musical instrument you would have
liked to have played
The violin. On the subject of musical in-
struments, we had a pianist in the fam-
to in una splendida villa veneta trasfor-
mata in ginnasio. Si andava a scuola solo
tre ore al giorno e il resto della giornata
si giocava sui bei prati asolani.
Il primo viaggio all’estero con amici. In
quale Paese?
A 22 anni, in Gran Bretagna. Prime tap-
pe: Londra e Oxford. E poi Edimburgo e
i tanti castelli scozzesi.
Un episodio curioso durante un viaggio
all’estero:
È successo in Libano, dove visitavo io
stesso gli amici e clienti della famiglia
Wardé. La guerra era appena fi nita e
l’autista che ci conduceva nella Valle
della Bekaa a visitare il sito archeologico
di Baalbek aveva nel vano portaoggetti
... una pistola! Del Libano ricordo anche
che trovavo dovunque gli antipasti e i
dolci più squisiti.
L’incontro più signifi cativo come impren-
ditore
Voglio ricordare qui due imprendito-
ri in particolare: Alberto Falck e Pie-
tro Marzotto. Purtroppo entrambi ci
hanno lasciato. Con loro c’è stata una
sincera amicizia. Con Falck abbiamo
fondato l’Aidaf (Associazione Italiana
per le Aziende Familiari), mentre Mar-
zotto nel 2013 mi è stato di grande aiuto
nell’organizzazione a Venezia del Con-
ily, Uncle Giorgio, who is credited with
bringing Lieder by German composers
to Italy. His singing pupils included the
matchless Maria Callas, Renata Tebaldi
and many other famous singers.
If you’d been a sporting champion, which
sport would you have liked to have ex-
celled in?
Skiing, for the sense of freedom and the
speed. I’ve skied a lot at Cortina d’Am-
pezzo, “pearl of the Dolomites” and my
favourite destination for my winter and
also summer holidays, walking in the
highly scenic valleys and mountains.
One foreign language in particular that
«On the subject of musical
instruments, we had a pianist
in the family, Uncle Giorgio,
who is credited with
bringing Lieder by German
composers to Italy.»