Gianfranco Frattini
Gianfranco Frattini fa parte di quell’abile generazione
di architetti e designer che hanno segnato il movimento del desi-
gn italiano del secolo scorso. I progetti di Frattini vantano
un’eleganza formale che comunica con chiarezza e semplicità
le idee e le riflessioni che hanno portato alla loro creazione.
Collaboratore di Giò Ponti all’inizio della carriera, Gianfranco
Frattini svilupperà nel corso degli anni un personale e sintomati-
co approccio alla progettazione guidato da un’attenta ricerca
formale e strutturale.
Agnese e Sesann condividono la stessa anima progettuale,
declinata in due diverse configurazioni visive. Agnese, disegnata
nel 1956 nello studio in via Sant’Agnese a Milano, nasce
dall’idea di proporre l’archetipo della poltrona informale, carat-
terizzata da una seduta imbottita – geometrica ed essenziale –
supportata da una base in legno classica e lineare. Sesann,
dall’altro lato, presenta una forma organica e informale, realiz-
zata avvolgendo una struttura in tubolare di metallo attorno
a una morbida seduta imbottita.
Riedizione di un progetto originale di Gianfranco Frattini
risalente al 1957, ma ancora attuale nelle forme e nello spirito,
la poltrona Giulia fa rivivere nello spazio contemporaneo
una sensazione senza tempo di bellezza, comfort ed armonia.
Impeccabile la realizzazione, come nella tradizione Tacchini,
dalla scelta dei materiali per la scocca dalle forme avvolgenti,
alla base in legno di frassino tinto noce scuro o grigio, di sapore
artigianale. Tratto da un classico del design italiano, progettato
nel 1957 da Gianfranco Frattini e segnalato lo stesso anno
per il Compasso D’Oro, Gio è un tavolo basso che esprime
un’idea di rigore razionalista e di eleganza raffinata, suscitando
l’emozione di una calda atmosfera borghese. È caratterizzato
dalla lineare struttura in legno e dal piano bifacciale in frassino
tinto noce scuro o grigio da un lato, oppure in laminato giallo,
grigio, blu acciaio o effetto corno dall’altro.
Disegnato da Gianfranco Frattini nel 1957 e prodotto
a partire dall’anno successivo, il divano Oliver ha riscosso negli
anni un grandissimo successo. Essenziale ed elegante, è carat-
terizzato da una struttura leggera in acciaio con piedini termi-
nali in legno e dall’imbottitura capitonné di seduta e schienale,
un dettaglio di grande sapienza artigianale.
Lina è la riedizione di uno dei primi progetti disegnati da
Gianfranco Frattini: segnalata nel 1955 per il Compasso d’Oro,
la poltrona è caratterizzata da una struttura in legno molto
particolare che le conferisce un aspetto solido eppure leggero.
Merito delle gambe sottili e dell’elemento in multistrato curvato,
che sorregge il fianco dello schienale e diventa al contempo
ala d’appoggio dei braccioli. Una lavorazione molto innovativa
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Gianfranco Frattini, ritratto.
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Agnese (1956), nominata per il Compasso d’Oro (© M. Masera).
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Lina (1955), immagine storica (© Archivio Frattini).
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Gio (1957), immagine storica.
Gianfranco Frattini è nato in Italia,
a Padova, il 15 maggio 1926. Si è laureato
con una laurea in architettura al Politecni-
co di Milano nell’anno 1953. Alla fine
degli anni ’50 è tra i fondatori dell’ADI,
Associazione per il Disegno Industriale.
Frattini apre il suo studio professionale
a Milano, dopo aver lavorato nell’ufficio
del suo maestro e mentore Giò Ponti.
Nell’arco di pochi anni, diventa un desi-
gner industriale di fama internazionale.
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La poltrona Sancarlo è un trattato di stati-
ca, ergonomia, funzione e geometria.
Incaricato a suo tempo da Driade, Achille
Castiglioni recupera l’idea della Sanluca,
disegnata qualche decennio prima con
il fratello Pier Giacomo. Il risultato è
la scomposizione della seduta in una serie
di cuscini: che si offrono curvi a ognuna
delle parti del corpo che dovranno soste-
nere.
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Sancarlo (1970), divano e poltrona, immagini storiche.
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