A luminous sphere seems almost suspended in time and space. A metal structure
seduces the gaze with its striking simplicity and the boldness of its construction. The
extroverted Dana by Jean-Pierre Garrault and Henri Delord fits perfectly into the
constant search for timeless pieces carried out by Tacchini: a lamp with a strong person-
ality. Born from free creative thought and full of the artistry of the 70s, rediscovered by
Tacchini to leave an unmistakable mark in any room. Dana’s idea was born in 1970
during a trip to Japan, when the designers decided to climb Mount Fuji-Yama and one
evening, during a stop in a traditional Japanese inn, they were lucky enough to see the
full moon rise and pass over the top of the mountain: hence the intuition to create a lamp
with large luminous spheres that seem to rise towards the sky. The project then comes
to life following a working method inspired by the “Meccano” which decrees its origi-
nality, a systematic search to reduce technical solutions to a few elements that allow
multiple solutions. Today, re-edited in agreement with the two designers, Dana is
presented in a floor-to-ceiling version with a tubular structure in chromed metal and a
sphere of light in composite material.
Una sfera luminosa sembra quasi sospesa nel tempo e nello spazio. Una struttura metal-
lica seduce lo sguardo con sicurezza e intensa matericità. L’estroversa Dana di Jean-
Pierre Garrault e Henri Delord si inserisce perfettamente nella costante ricerca di pezzi
senza tempo portata avanti da Tacchini: una lampada dalla spiccata personalità, nata
dal pensiero creativo libero e ricco di suggestioni degli anni ’70, riscoperta da Tacchini
per lasciare un segno inconfondibile in qualsiasi stanza. L’idea di Dana nasce nel 1970
durante un viaggio in Giappone, quando i designer decidono di scalare il monte Fuji-
Yama e una sera, durante una sosta in una locanda tradizionale giapponese, hanno la
fortuna di vedere la luna piena sorgere e passare sopra la cima della montagna: da qui
l’intuizione di creare una lampada con grandi sfere luminose che sembrano salire verso
il cielo. Il progetto prende poi vita seguendo un metodo di lavoro ispirato al “Meccano”
che ne decreta l’originalità, una ricerca sistematica per ridurre le soluzioni tecniche a
pochi elementi che consentano molteplici soluzioni. Oggi, rieditata in accordo con i due
designer, Dana viene presentata in versione da terra a soffitto con struttura tubolare in
metallo cromato e sfera di luce in materiale plastico.
DANA by Jean-Pierre Garrault/Henri Delord
Dana lamp by Jean-Pierre Garrault/Henri Delord, Orsola armchair by Gastone Rinaldi,
Mantiqueira vase by Domingos Tótora
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