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Derivante dal termine gergale pùlega cioè bollicina, il pulegòso è un vetro dalla superficie scabra,
semi opaca o traslucida. Si ottiene includendo molte bollicine d’aria che conferiscono all’oggetto
un aspetto butterato simile ad una buccia d’arancia.
The name comes from the slang term pùlega, which means bubble. Pulegòso glass has a rough, semi-
opaque or translucent surface and is achieved through the inclusion of innumerable air bubbles in the
glass which give it a texture similar to an orange peel.
Utilizzata per appendere fiocchi, pendagli ed in generale elementi decorativi, la racèla è costituita
da un’asola in vetro.
The racèla is glass loop used to hang bows, pendants and decorative elements in general.
I rigadin sono costolature a righe verticali di un vetro ottenute a soffiatura in uno stampo aperto.
Il vetro può essere sottoposto, a caldo, ad una torsione (ritorto). Da qui la differenza tra rigadin
dritto o ritorto.
Rigadin is the vertical ribbing on the glass achieved by blowing into an open mould with grooves. The
glass can also be twisted while hot during the moulding. Hence the difference between rigadin dritto
(straight) and rigadin ritorto (twisted).
Il termine deriva dalle piccole schegge di vetro simili a piccole gocce di rugiada che vengono fuse
in ricottura ricoprendo così la superficie.
The term derives from small glass shards similar to small dewdrops (rugiada). During production
the shards are applied over the surface then the glass is reheated to make them partially melt and
adhere, creating a dewdrops effect.
Lavorazione in cui il vetro, durante la lavorazione, viene immerso in crogioli con diversi colori.
In questo modo il pezzo sarà composto da più strati trasparenti diversamente colorati anche di
grosso spessore.
technique in which the glass is submerged (sommerso) into various crucibles with different colours to
create a layered effect. The object will thus be composed of several multi-hued clear layers, including
very thick layers.
Procedure Procedures
Indica la ricetta per le composizioni vetrarie con indicati i quantitativi dei vari componenti, le
modalità d’uso e di fusione. Partia è un termine muranese che deriva dalla parola partita (divisa) e
storicamente consisteva in un “libretto delle ricette” tramandato di padre in figlio e gelosamente
conservato per impedire ai concorrenti di copiare procedimenti e colori.
Indicates the recipe for glass compositions with the quantities of the various components, methods
of use and fusion. Partia is a Muranese term that derives from the word partita (batch) and historically
consisted of a “recipe book” handed down from father to son and jealously guarded to prevent
competitors from copying procedures and colours.
Indica un vetro colorato in fusione mediante ossidi o sali minerali. La locuzione colori in fogo è
ancora oggi in uso a Murano.
Indicates colored glass in fusion with oxides or mineral salts. The expression “colori in fogo” is still
currently used in Murano.
Lavorazione di rifinitura eseguita a freddo dopo che i prodotti sono usciti dalle muffole che
consiste nell’eliminazione dei punti di attacco alle canne da soffio dagli oggetti.
Cold finishing process carried out after the objects have come out of the kiln. It consists in eliminating
sharp edges left when the glass was detached from the blowing pipe.
Classica tecnica di lavorazione del vetro per ottenere oggetti cavi. Nata probabilmente in Siria
ebbe poi grande diffusione nelle vetrerie romane, islamiche, veneziane. La modellazione di un
oggetto cavo viene effettuata dal maestro coadiuvato dai suoi aiutanti con l’uso della canna da
soffio, di borselle e tagianti. La soffiatura costituisce una delle invenzioni più rivoluzionarie nella
tecnica vetraria e la sua scoperta si fa risalire tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C. La soffiatura
del vetro attinto dal crogiolo, viene avviluppato intorno all’estremità inferiore. La soffiatura
PULEGÒSO
RECÈLA
RIGADIN DRITTO
E RITORTO
RUGIADA
VETRO SOMMERSO
PARTIA
COLORI IN FOGO
MOLATURA
SOFFIATURA
A BOCCA