Dinges
1916-1974
Wilton C. Dinges fondò nel 1944la Emeco (The Electric Machine and
Equipment Co.), esperto utensilista con un background da ingegnere:
dalla sua collaborazione con l’industria dell’alluminio e gli ingegneri
navali, nacque la Navy, finalizzata a creare una sedia adeguata alla
navigazione.
Nel 1944 la Marina degli Stati Uniti era impegnata negli ultimi mesi di
guerra ed era uno dei principali utilizzatori di alluminio, che fu scelto
come materiale per questa sedia perché offriva vantaggi molto specifi-
ci per la realizzazione di un prodotto adatto alla navigazione.
Prima di tutto si trattava di un materiale leggero e robusto, facile da
trasportare, resistente all’uso e alla corrosione, e con una vita media
più lunga dell’acciaio o del legno. Diversamente dal legno, inoltre, non
era infiammabile, qualità essenziale a bordo di una nave.
L’idea più significativa in questa sedia, dal punto di vista del design, è
che è interamente realizzata in un unico materiale. Ciò ne garantisce
l’igienicità e una scarsa necessità di manutenzione, qualità più che mai
apprezzabili a bordo di una nave da guerra.
L’uso di un unico materiale preconizza gli sviluppi successivi di questo
design, che vent’anni dopo venne rieditato interamente in plastica.
Tuttavia, laddove le sedie di plastica possono essere ottenute con un
unico stampo, per ottenere la sedia Emeco erano necessari fino a 77
processi diversi, che comportavano anche la saldatura, la levigatura e
la rifinitura.
Malgrado la sua apparenza lasci pensare a un prodotto uniforme e
manufatto, in effetti, è il risultato di una certa abilità tecnica e di molti
processi artigianali.
L’aspetto dell’Emeco è spesso stato definito “neutrale“: ciò dipende
esclusivamente dalla risposta ingegneristica alla necessità di creare una
sedia durevole e robusta che potesse affrontare la navigazione.
Al tempo stesso, però, questa neutralità ha garantito che diventasse
un pezzo classico di design del XX secolo.
Wilton C. Dinges founded Emeco (The Electric Machine and Equi-
pment Co.) in 1944, an expert toolmaker with an engineering
background: from his collaboration with the aluminum industry
and naval engineers, the Navy was born, aimed at creating a chair
suitable for navigation.
In 1944 the US Navy was busy in the last months of the war and
was one of the main users of aluminum, which was chosen as ma-
terial for this chair because it offered very specific advantages for
the realization of a product suitable for navigation.
First of all it was a light and robust material, easy to transport,
resistant to use and corrosion, and with a longer average life of
steel or wood. Furthermore, unlike wood, it was not flammable, an
essential quality on board a ship.
The most significant idea in this chair, from the design point of
view, is that it is entirely made of a single material. This guarantees
hygiene and a low need for maintenance, qualities that are more
than ever appreciable on board a warship.
The use of a single material predicts the subsequent developments
of this design, which twenty years later was re-edited entirely in
plastic.
However, where plastic chairs can be obtained with a single mold,
up to 77 different processes were required to obtain the Emeco
chair, which also involved welding, sanding and finishing.
In spite of its appearance you let think of a uniform and manufactu-
red product, in fact, it is the result of a certain technical skill and of
many craft processes.
The appearance of Emeco has often been defined as “neutral”: this
depends exclusively on the engineering response to the need to
create a durable and robust chair that could face navigation.
At the same time, however, this neutrality ensured that it became a
classic piece of 20th century design.
ART. E/97/S
E/98/S
SEDIA
CHAIR
SGABELLO
BARSTOOL
Sedia e sgabello in alluminio stampato, anodizzato.
Pressed anodised aluminium chair and barstool.
l. 48 x p. 40 x h 84
l. 48 x p. 40 x h 92/108
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E/97/S E/98/S