La cultura sta diventando trasversale: sarà
questa la tendenza del terzo millennio?
La musica, la poesia, la scultura, l’architettura
si intersecano, attraversando le scienze
per potersi esprimere, si appropriano delle
prodigiose innovazioni della tecnica per
cercare linguaggi contemporanei all’insegna
della interdisciplinarietà e della globalità.
Nel gioco dei rimandi e delle concatenazioni che
si va facendo infinito, viene chiamata in causa
anche la natura e, tra i suoi regni, più di ogni
altro quello del giardino: luogo di incontro tra
natura e cultura, ovvero paesaggio e scrittura
d’arte, gloria di entrambe nel superamento di
antiche antinomie.
Solarità esuberanti dei rossi, gialli, arancio
accostati apparentemente alla rinfusa; in realtà
rispettando la grammatica e sintassi dei colori
per una casa che accoglie e contempera la
presenza dell’uomo e il bisogno di visuali
gioiose per gli occhi.
Culture is becoming transversal: will this
be the trend of the third millennium? Music,
poetry, sculpture and architecture intersect.
By crossing the branches of science in order
to be able to express themselves, they take
possession of the miraculous innovations of
technology in order to seek out contemporary
languages
transmitting
interdisciplinarity
and totality. In what becomes an infinite play
upon references and links, nature also gets
drawn in, and amongst its kingdoms, more
than any other, that of the garden: a meeting
place between nature and culture, or rather
landscape and artistic writing, the pride of both
in overcoming old antinomies. The bountiful
radiance of matching reds, yellows and orange,
arranged in an apparently haphazard manner,
but in reality respecting both grammar and
syntax of the colours for a house that welcomes
and adapts to the presence of man and his
need of joyful sights for the eyes.
GIARDINI
144