Stanca, era stanca di dormire
e tuttavia non riusciva né ad aprire gli
occhi, né a muoversi.
Riaffi orando lentamente alla coscienza
realizzava che la sera prima era caduta
in un sonno profondo come mai le era
capitato prima.
Sentiva in bocca il dolce sapore di
esperienze straordinarie, la testa confusa
da migliaia di colori e visioni surreali che
erano la traccia evidente di qualcosa di
straordinario che aveva sognato. Come
spesso accade, non riuscì a ricordarsi
niente del suo risvegliarsi nel sogno, di
quel mondo fantastico di immaginazioni
così assolutamente reali.
Seduta, rimase soltanto inspiegabilmente
stupita allo scorgere sul letto una graziosa
minuscola e fragile Coccinella rossa.
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