La
Regina
parlò:
“Cara
viaggiatrice sconosciuta, ti stavo
aspettando. Quante meraviglie, quante
novità, quanti personaggi incredibili hanno
popolato il cammino di questa tua insolita giornata. Che
dovevi fare oggi? Per cosa hai creduto di esserti svegliata
stamattina? Già non ricordi?”. Sapeva che non avrebbe
saputo rispondere e perciò rimase ad ascoltare incantata la
Regina che continuava: “Qui hai vissuto il tuo risveglio,
qui hai visto l’eterno e l’incanto: tutto ciò che avevi perso
irrimediabilmente nel labirinto della quotidianità. Ora sei pronta ad andare avanti per portarli nella
tua vita di tutti i giorni, per cedere la velocità al pregio della lentezza, l’anonima quantità all’unicità
della qualità. Se ti senti schiacciata d’essere solo un piccolo ingranaggio, consolati guardando di che
divina costruzione fai parte!”
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