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Non le bastarono quei pochi secondi che ebbe da quando si rese conto
di dove fosse per cogliere ogni drappeggio di artemisie intrecciate che bagnavano l’aria di un
aroma quasi ipnotico. Ogni ripiano di abete, dal quale fronzolavano grappoli di acacia, ogni
tronco snello come un’ esile colonna su cui foglie pennate d’acanto facevano un capitello, luci
tenui che diffondevano da bocche di campanule a testa in giù. La accolse come se proprio lei
stesse attendendo da tempo immemore, prima di coricarsi. Non si mosse, immobile e su una
coperta di biancospino. Ma era impossibile non accorgersi che ti stava guardando, serena.