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by Michele Lupi
Non vogliamo
un’autocelebrazione
We Don’t Want any
Self-congratulation
Quando Davide Malberti – Amministratore Delegato
di Rimadesio – pronuncia queste parole, è un giorno di sole
degli inizi di settembre 2015. Siamo seduti con lui e Paolo
Mojoli, art director dell’azienda, nel dehors del ristorante
Seta, all’interno del nuovo Hotel Mandarin Oriental, nel cuo-
re di Milano. Intorno a noi, camerieri vestiti di grigio chiaro
(“grèige”, direbbero alcuni ammiratori di Armani) si muovo-
no silenziosi tra i tavoli. Si sente distintamente il gorgoglio
dell’acqua gelata versata nei bicchieri.
È una di quelle mattine felici: la temperatura perfetta,
la voglia di pensare a nuovi progetti e – di fronte a me – qual-
cuno che ha voglia di parlare di idee illuminate.
Sono sempre stato contrario, sul lavoro, a fare più cose
contemporaneamente: poi la vita mi ha portato a dirigere tre
riviste, ma non ho mai accettato di svolgere consulenze per
terzi. In questo caso, però, l’idea che proponevano Davide
Malberti e Paolo Mojoli era effettivamente affascinante.
Tutto ha avuto inizio con una telefonata, all’inizio
dell’estate: “Possiamo vederci? Dovrei parlarle di una cosa.
Venga in azienda, subito dopo le vacanze”.
Il piccolo mistero che avvolgeva quella frase pronuncia-
ta da Davide Malberti mi aveva in effetti incuriosito. Qualche
giorno dopo il ritorno dalle vacanze in Grecia ero quindi salta-
to in sella alla mia Bmw GS80 Basic e, sotto un sole feroce, mi
diressi verso Giussano. Avevo dovuto andare un po’ a fi uto,
uscire dalla parte nord di Milano e inoltrarmi sulla Strada Sta-
tale 36 Milano-Lecco, nella fi tta rete di piccole e grandi fab-
briche che punteggiano la provincia di Monza e della Brianza.
È una bella terra, la Brianza, anche se caratterizzata da
tantissime fabbriche, segno tangibile dell’intraprendenza dei
suoi abitanti, impegnati a testa bassa nel settore dell’arreda-
mento e dei suoi complementi. E pure il segno che, in questo
luogo a pochi chilometri da Milano, si deve alla lungimiran-
za e al coraggio dei suoi imprenditori se –negli Anni 60 –
si sviluppò il fenomeno (poi diventato di scala mondiale) del
design italiano.
Quello che voleva dirmi Davide quel giorno era sem-
plice ed effi cace: “Rimadesio compie 60 anni quest’anno,
e io voglio festeggiare l’anniversario senza parlare tanto dei
nostri prodotti, ma offrendo ai nostri amici e clienti qualche
cosa di speciale”.
Lui e Paolo Mojoli mi illustrarono quindi un’idea ori-
ginale, che solitamente caratterizza solo gli imprenditori più
illuminati: sviluppare un progetto a lungo termine, di incon-
tri con personaggi lontani dal mondo del design e dell’archi-
tettura, ma vicini per attitudine ai valori che contraddistin-
guono Rimadesio dal 1956: creatività, innovazione, rispetto
per l’ambiente, heritage e gusto per le sfi de. Bisognava dun-
que trovare quattro protagonisti che avrebbero potuto anima-
re altrettanti incontri “emozionanti e irregolari” attraverso
quattro interviste “live” e aperte al pubblico all’interno della
showroom Rimadesio di via Visconti di Modrone, a Milano.
I mesi successivi furono pieni di idee e davvero stimo-
lanti: ci si vedeva a cena per avere più tempo da dedicare alle
idee in libertà. Iniziammo con lunghe liste di nomi di perso-
ne con cui ci sarebbe piaciuto colloquiare, senza mettere li-
miti ai desideri. Il fi ne era quello di soddisfare una curiosità
culturale, decidendo di incontrare personaggi che ci sarebbe
piaciuto – in primis – avere al nostro tavolo.
Una volta giunti alla selezione dei quattro personaggi,
ci siamo accorti che erano profondamente diversi tra loro, ma
tutti in linea con i valori espressi dall’azienda: questo era infat-
ti l’unico vero punto fermo. Nessuno ci ha detto no. Hanno tut-
ti accettato con entusiasmo, sapendo di poter dare un contribu-
to a un progetto di qualità. E quindi: Joan As Police Woman,
nota songwriter americana, per “la creatività”. Matteo Nucci,
studioso del pensiero antico, per “l’heritage”. Giovanni Soldi-
ni, velista, per il “gusto per le sfi de” e il “rispetto per l’ambien-
te” e infi ne Maurizio Cheli, astronauta, per “l’innovazione”.
Nei capitoli a seguire troverete le loro storie e – in modi
diversi – quello che ci hanno raccontato nei quattro incontri
svolti nello showroom Rimadesio di Milano. Come diceva
un’effi cace frase di un’antica pubblicità americana: “Quality
Never Goes Out of Style”. Buona lettura e buon anniversario.
When Davide Malberti, the Managing Director of Ri-
madesio, says these words it is a sunny day in early September
2015. We are sitting together with Paolo Mojoli, the compa-
ny’s art director, on the outside tables of Seta, the restaurant
inside the new Hotel Mandarin Oriental, in the heart of Milan.
Arround us waiters dressed in light grey (“grèige”, some ad-
mirers of Armani would say) move silently around the tables.
You distinctly hear the gurgling of chilled water being poured
into glasses.
It is one of those carefree mornings: the perfect tempera-
ture, the right mood to think about new projects and in front of
me there is someone who wants to talk about some learned ideas.
At work, I have always been against doing a given
number of things at the same time: then life led me to manage
three magazines, but I have never accepted to carry out con-
sultations for third parties. In this case, however, the idea that
Davide Malberti and Paolo Mojoli were proposing was actu-
ally intriguing.
It all started with a telephone call, at the beginning of
the summer: “Can we arrange to meet? I should talk to you
about something. Come to the company after the holidays”.
The little secret surrounding what Davide Malberti
said had in fact intrigued me. A few days after returning from
a vacation in Greece, I jumped on my Bmw GS80 Basic and
under a fi erce sun I headed towards Giussano. I had to go
there following my own intuition, exiting from the Northern
part of Milan and venturing onto the state highway 36 Mi-
lano- Lecco, into the dense network of small and large facto-
ries dotting the province of Monza and Brianza.
Brianza is a beautiful area even today, even if it is, as
I mentioned before, an area characterized by numerous facto-
ries, a tangible sign of the ambition and initiative of its inhab-
itants, wholeheartedly committed to furniture and its acceso-
ries. And it is even a sign, in this place a few kilometres away
from Milan, of the foresight and courage of its entrepreneurs
if – in the sixties – the phenomenon (which then became
worldwide) of Italian design was developed.
What Davide wanted to tell me that time was simple
and effective: “Rimadesio will celebrate 60 years this year
and I want to celebrate its anniversary without talking too
much about the products themselves but by offering our
friends and clients something special”.
Davide and Paolo Mojoli outline an original idea, that
usually characterizes only the most enlightened entrepreneurs:
to develop a long-term project, made up of encounters with per-
sonae who do not have any real connection to the world of de-
sign and architecture, but are related for their attitudes to those
values which have distinguished Rimadesio since 1956: creativ-
ity, innovation, respect for the environment, heritage and a taste
for challenge. So we had to fi nd four protagonists who could
likewise animate “exciting and irregular” encounters through
four “live” interviews, which would be open to the public within
the Rimadesio showroom in Via Visconti di Modrone in Milan.
The following months were full of ideas and were
incredibly stimulating. We started with long lists of people’s
names with whom we would have liked to converse with,
without limiting our aspirations. The aim was to satisfy a cul-
tural curiosity, deciding to meet personae we would have
liked – fi rst and foremost –around our table.
When we came to the selection of the four fi nal perso-
nae, we realized that they were all incredibly diverse, but all
of them were aligned to the values of the company: this was in
fact the only real fundamental point established by the com-
pany. No-one said no. All of them enthusiastically accepted.
And so then: Joan As Police Woman, the famous American
songwriter for “creativity”. Matteo Nucci, scholar of ancient
thinking for “heritage”. Giovanni Soldini, the yachtsman, for
the “taste for challenge” and “respecting the environment”
and lastly Maurizio Cheli, the astronaut, for “innovation”.
In the following chapters you will fi nd their stories as
told in our four encounters that took place in the Rimadesio
showroom in Milan. In the words of an effective line of an old
American advertisement: “Quality Never Goes Out of Style”.
Happy reading and Happy anniversary.