TAPIO WIRKKALA
Tapio Wirkkala nasce il 2 giugno 1915
a Hanko, città portuale della Finlandia
del Sud, ma frequenta le scuole
ad Helsinki. Il padre è un artista e Tapio
studia scultura alla Central School
of Applied Arts, specializzandosi
nella lavorazione del legno.
La Finlandia respira in quegli anni l’aria
dell’indipendenza. Tapio si impiega
come grafi co, ma deve partire soldato.
Durante una licenza conosce la giovane
ceramista Rut Bryk, si sposeranno
alla fi ne della guerra. La Finlandia,
impoverita, imposta un progetto di
revisione delle tipologie di design,
la chiave è democratica e autoctona:
“More beautiful everyday products”.
Tapio lavora (dal 1946 al 1985) il
vetro nell’antica manifattura di Iittala.
Il suo metodo è rivoluzionario e lo
porta a seguire in prima persona ogni
fase: sovente è lui stesso a creare
gli stampi per soffi are i pezzi.
La foresta e la mitologia fi nnica sono,
in questo primo periodo, alla base della
sua ispirazione. Nel 1947 disegna
le banconote fi nlandesi e, nel 1951,
è enorme il successo della sezione
fi nlandese, da lui curata e allestita,
alla IX Triennale di Milano (ottiene ben
tre Grand Prix). Si sancisce così la
scoperta del design fi nlandese: Iittala,
per i vetri, Arabia, per le ceramiche,
Artek, per i mobili, diventano nomi
internazionalmente riconosciuti.
In quell’ occasione avviene anche
l’incontro, che si trasformerà
nell’amicizia di una vita, di Tapio
e Rut con Gio e Lisa Ponti. Wirkkala
fotografa personalmente i suoi oggetti,
in modo del tutto inedito, e la Domus
di Ponti li pubblica con risalto.
Con la X Triennale, nel 1954, la fama
di Tapio, che nuovamente ottiene tre
Grand Prix, si estende al mondo intero.
La forza e la particolarità del suo
approccio non hanno confronti:
“Take a piece of ice in hand and fi nd
your culture from it…”.
Tapio succede ad Arttu Brummer come
direttore dell’Istituto di Arti Industriali
di Helsinki: sarà un’esperienza breve
ma intensa, interrotta dal soggiorno
americano, nello studio di Raymond
Loevy. Al ritorno dagli Stati Uniti inizia
una fruttuosa relazione con l’azienda
tedesca di porcellana Rosenthal.
Siamo nel 1956. Nel 1959 comincia
l’avventura veneziana: i vetri di
Wirkkala, da Venini, si colorano delle
cromie muranesi. In seguito molti
furono i materiali aff rontati (i metalli
in particolar modo) e moltissime le
tipologie, alcune di grande diff usione,
come le bottiglie per la vodka.
Agli inizi degli anni ‘60 Wirkkala
progetta persino una lampadina,
e poi pipe e coltelli e canoe pieghevoli
per i fi umi e i laghi della Lapponia
(terra molto amata), ma anche gioielli.
Continua a scolpire il legno. Questa
attività, iniziata nel 1940 studiando le
eliche degli aeroplani, lo accompagnerà
per sempre dando luogo a forme
naturalistiche, foglie in particolare,
ma anche a forme astratte dallo
spiccato dinamismo. Il soggetto del
lavoro di Tapio infatti non è la natura,
ma l’energia insita nella natura.
Il risultato più impressionante è
“Ultima Thule”, rilievo “lunare” di
nove metri di lunghezza, realizzato
per l’Expo di Montreal nel 1967. Tapio
muore ad Helsinki il 19 maggio 1985.
TAPIO WIRKKALA
Tapio Wirkkala was born on 2 June
1915 in the southern Finnish port
city of Hanko. He went to school in
Helsinki. His father was an artist and
Tapio studied sculpture at the Central
School of Applied Arts, specialising
in woodwork. During those years,
Finland was breathing the fresh air of
independence. Tapio began work as
a graphic designer but was called up
for the army. Whilst on leave he met
the young ceramicist Rut Bryk and
the couple were married at the end
of the war. An impoverished Finland
embarked on a project to change the
country’s design style, in a democratic
and indigenous key: ‘More beautiful
everyday products’. Between 1946
and 1985 Tapio designed glassware
in the old Iittala glassworks factory.
His revolutionary methods involved
him in following each phase in
person, often creating the glass-
blowing moulds himself. During that
period he was primarily inspired by
Finnish mythology and the forest.
In 1947 he designed the country's
banknotes and in 1951 he curated
and designed the Finnish section at
the 9th Triennale di Milano, achieving
great success and winning three
Grand Prix. This was a breakthrough
for Finnish design, turning Iittala
for its glasswork, Arabia for its
ceramics, and Artek for its furniture
into international household names.
It was at the Triennale that Tapio and
Rut met Gio and Lisa Ponti, forming
the basis of a lifelong friendship.
Wirkkala personally photographed his
own work in a very unique style with
his shots published and promoted by
Ponti in Domus magazine. Tapio was
awarded another three Grand Prix at
the X Triennale in 1954, as he became
internationally famous. The intensity
and individuality of his approach were
unparalleled: ‘Take a piece of ice in
hand and fi nd your culture from it…’.
Tapio succeeded Arttu Brummer as
director of the Helsinki Institute
for Industrial Arts.
This turned out to be a short
but intense experience, interrupted
by his visit to Raymond Loevy’s studio
in America. His return from the United
States in 1956 marked the beginning
of a fruitful relationship with the
German porcelain manufacturer
Rosenthal. His Venetian adventure
began three years later in 1959, and
Wirkkala’s Venini glasswork took
on colours characteristic of Murano
glass. His later work used many
diff erent materials (metals featured
commonly) in numerous diff erent
forms, some of which, such as his
vodka bottles, were widely distributed.
In the early 1960s, Wirkkala’s designs
ranged from light bulbs, pipes, cutlery
and foldable canoes for the rivers
and lakes of Lapland (a region the
designer was particularly fond of),
as well as jewellery. His woodwork,
which had begun with his studies of
aeroplane wings in 1940, continued
and would stay with him for the
rest of his life, creating natural
forms (particularly leaves) as well
as decidedly more dynamic and
abstract shapes. Actually, Tapio was
not so much infl uenced by nature as
the energy intrinsic to it. The most
striking result was ‘Ultima Thule’,
a nine-metre high ‘lunar’ relief
created for the Montreal Expo in 1967.
Tapio died in Helsinki on 19 May 1985.
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I maestri delle icone
The masters of the icons
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