GIO PONTI
Giovanni Ponti nasce a Milano
il 18 Novembre 1891. Si laurea
in Architettura alla fi ne della prima
guerra mondiale cui partecipa in prima
linea, riportandone una decorazione
sul campo. Nel 1921 sposa Giulia
Vimercati. Apre il suo primo studio
con Emilio Lancia. Straordinaria,
tra il 1923 e il 1930, la direzione
artistica della Richard Ginori.
Di questo primo periodo ricordiamo
la casa in via Randaccio a Milano
e la villa “L’ange volant” a Garches
presso Parigi. Nel 1928 fonda
la rivista “Domus” che dirigerà, con
una breve interruzione, fi no al 1979.
Importante il coinvolgimento di Ponti
nelle Triennali, in particolare nel 1933,
nel 1936, nel 1940 e quindi nel 1951.
Dal 1936, fi no al 1961, è docente
di Interni e Arredamento al Politecnico
di Milano. Nel 1941 fonda,
con Garzanti, la rivista “Stile”.
Collabora con Venini, dipinge
e realizza scenografi e e costumi
per il teatro alla Scala di Milano.
Nell’immediato dopoguerra fortissimo
è l’impegno per la ricostruzione
e per la diff usione del concetto
di design. Nel 1956: il capolavoro
di architettura da tutti riconosciuto,
il grattacielo Pirelli. L’anno
successivo, il suo parallelo nel design:
la sedia Superleggera. Nel 1957 Ponti
pubblica “Amate l’architettura”,
il suo libro più poetico. Gli anni ‘60
lo vedono impegnato nel mondo, da
Islamabad in Pakistan a Hong Kong.
Forte l’interesse per gli edifi ci religiosi
con le chiese di san Francesco, 1964,
e san Carlo, 1966, a Milano e infi ne,
nel 1970, con l’ultimo capolavoro,
la Concattedrale di Taranto.
Muore a Milano il 16 settembre 1979.
GIO PONTI
Giovanni Ponti was born in Milan
on 18 November 1891. He graduated
in architecture at the end of the fi rst
world war, in which he was involved
in the front line, earning a decoration
on the fi eld. In 1912, he married Giulia
Vimercati. He opened his fi rst studio
with Emilio Lancia. Richard Ginori’s
art direction from 1923 to 1930 was
nothing short of extraordinary.
Of this fi rst period, we remember
the building in Via Randaccio,
Milan, and the villa ‘L’ange volant’
in Garches, Paris. In 1928, he
founded the magazine ‘Domus’,
which he directed, with just a short
interruption, until 1979. Ponti’s
involvement in the Triennials, in
particular in1933 and 1936, in 1940
and then in 1951, was important.
From 1936 to 1961, he taught
Interiors and Furnishing at the Milan
Politecnico University. In 1941,
together with Garzanti, he founded
‘Stile’ magazine. He collaborated
with Venini, painting and creating
settings and costumes for the Scala
theatre of Milan. In the aftermath
of the war, he was very much involved
in reconstructing and disseminating
the concept of design. In 1956: the
architectural masterpiece recognised
by all, the Pirelli skyscraper.
The next year, its parallel in design:
the Superleggera chair. In 1957, Ponti
published ‘Amate l’architettura’ (Love
Architecture), his most poetic book.
The 1960s saw him busy worldwide,
from Islamabad in Pakistan to Hong
Kong. He had a treat interest
in religious buildings, with the
churches of San Francesco (1964),
San Carlo (1966) in Milan and, fi nally,
in 1970, his last masterpiece,
the Taranto Cathedral. He died
in Milan on 16 September 1979.
Gio
Ponti
Icone Poltrona Frau Icons
I maestri delle icone
The masters of the icons
16