Una residenza privata situata in un
ambiente urbano. Una scatola bianca
chiusa, priva di elementi decorativi
e ornamentali. Così appare la casa,
al cui interno lunghe linee orizzontali
si dipanano collegando l’abitazione
stessa all’ambiente circostante e
viceversa. Le aperture consentono
alla luce naturale di penetrare la
struttura o all’illuminazione artificiale
di filtrare fuori, nei dintorni, durante
le ore di buio. Lungo questo gioco di
interni-esterni che si compenetrano
reciprocamente si sviluppa
il concept del progetto.
Un progetto che utilizza un linguaggio
minimalista, quasi monastico ma che si
riequilibra attraverso i raggi del sole,
i quali penetrando nelle pareti, creano
movimento e dinamismo in un contesto
altrimenti particolarmente meditativo.
Luci e ombre danno vita in questo
spazio così tranquillo, a un canto
armonioso, una lirica che si
diffonde nelle mura silenziose, ma
al tempo stesso, il gioco di superfici
verticali e orizzontali, con cadenza
apparentemente casuale, pare vogliano
rappresentare il movimento della luce.
Spazi e linee, meditazione e
dinamismo, interno ed esterno,
luminosità e ombra divengono
espressione di un equilibrio tanto
sottile quanto profondo.
Villa privata
Private villa
Tel Aviv / Israel
committente/client
utente privato/private individual
progettisti/architects
Pitsou Kedem
team di Architetti/Architect team
Pitsou Kedem
Raz Melamed
Irene Goldberg
superficie totale/total area
500 square meters
superficie costruita/built area
350 square meters
anno progetto/project year
2011
anno completamento/year of completion
2012
foto/photos
Amit Geron
partner tecnico/technical partner
Apex
.66