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Tra gli elementi di originalità che caratterizzano
il progetto di Aldo Rossi per la ricostruzione
del Teatro La Fenice si individuano sicuramente
il forte carattere di trasformazione tipologica
ed evoluzione delle parti che compongono il
complesso teatrale e la ricercata volontà di legare
la nuova struttura non solo a Venezia ma più in
generale al mondo veneto. Confrontandosi con
temi compositivi, architettonici e urbani, di grande
attualità, il progetto, nel suo farsi edificio, integra
elementi di ricostruzione filologica, restauro,
innovazione e nuova costruzione. Se all’esterno
la città si presenta come un grande teatro, questo
organismo teatrale al suo interno è concepito
come una piccola città con parti riconoscibili
e costitutive.
Questo complesso percorso progettuale è
sintetizzato con straordinaria bellezza e ricchezza
di particolari nella grande sezione disegnata
da Aldo Rossi a mano libera, sulla base delle
tavole tecniche: un lungo piano sequenza
che riassume il significato di ogni singolo
elemento che compone l’insieme dell’intervento.
Il fronte principale, su campo San Fantin,
introduce alle Sale Apollinee sezionate in modo
da evidenziare le parti restaurate, le sale del
ridotto e delle esposizioni nel “soffittone”;
segue la Sala Nuova, con il frammento palladiano,
rappresentata come il fulcro della nuova struttura
tra le Sale Apollinee e la cavea storica ricostruita
integralmente; si apre poi il fronte ribaltato
del palcoscenico con i palchi sezionati, la platea
e il sottoplatea: la presenza al centro della scena
dell’antico sipario perduto con la vittoria di
Lepanto identifica simbolicamente il tipo di
ricostruzione storicistica proposta per questa
parte; il corpo tecnico della macchina scenica
chiude la sequenza verso il fronte acqua.
Among the most original elements in Aldo Rossi’s
design for the La Fenice Theatre are the profound
transformation and evolution of the single parts
making up the theatre, and the desire to create
links between the theatre and the Veneto, going
beyond the city of Venice. The design takes
on contemporary compositional, architectonic
and urban themes and combines philology,
restoration, innovation and new building work.
The surrounding city is in itself a theatre and the
La Fenice is conceived as a small city with
recognisable parts making up its whole.
This complex design is summed up in the
extraordinary beauty and richness of the details
in the section drawn in freehand by Aldo Rossi
himself, using the basis of technical boards:
a long sequence which summarises the meaning
of each single element in the whole theatre
design.
The main façade, in campo San Fantin, leads
into the Sale Apollinee which have been divided up
so as to highlight the restored parts, the smaller
rooms and the decorated ceiling; the Sala Nuova,
with its Palladian element, is the centre of the
structure between the Sale Apollinee and the
completely rebuilt theatre itself; from here the
stage looks over the sectioned boxes, the stalls
and the understalls: at centre stage the lost
curtain with its Victory of Lepanto symbolises
the historical reconstruction of this part of the
theatre. The building housing the stage machinery
closes the sequence towards the waterfront.
Gran Teatro “La Fenice”
Venezia, Italia, 2003
Progetto/Design
Aldo Rossi
Milano, Italia
Executive Design
Arassociati
Milano, Italia
Arredamento/Furnishings
cavea teatrale, Sala Rossi,
Sale Apollinee, rivestimenti lignei,
poltrone e arredi
theatre hall, Sala Rossi,
Sale Apollinee, wood panelling,
seating and furnishings