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Tolta da uno sguardo ai vincoli del tempo, la Terra in Gaia si ripropone nell’imperfetta
unione di necessità opposte, l’osservazione lontana, quasi lunare, dei suoi confini, e il
ruvido ingrandimento molecolare, fisso al cuore della materia. L’osservazione oscilla nella
riunione di realtà distanti. Amasia, Nena, così come ogni tappeto della collezione, rivelano
campiture magmatiche, baratri d’onice, e spazi minerali chiarissimi, mari di ghiaccio,
dove nel segno dei confini, tra i laghi di colore, è possibile l’intuizione ch’essi non dividano
davvero, bensì accostino, uniscano, restituiscano vicinanza.
In a timeless exploration of Earth, the Gaia rug collection unites opposing views: the
faraway, almost lunar examination of its boundaries, and the rough molecular magnification
at the heart of the matter. The creative perspective oscillates between distinct realities.
Amasia, Nena and all the other designs feature magmatic fields, onyx abysses, limpid
mineral spaces, and seas of ice, where among the lakes of color it becomes clear that
these views do not really divide, but rather unite.
GAIA