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campagna pubblicitaria per la libreria componibile 4760-4766.
giulio polvara, 1975-oggi.
art direction centrokappa, 1980.
advertising campaign for modular bookshelf 4760-4766.
giulio polvara, 1975-present.
art direction centrokappa, 1980.
Immagini del prototipo abitativo “grandi contaminazioni” di gae aulenti, creato per la mostra “Italy: the new domestic landscape”, 1972.
prototype for “grandi contaminazioni”, design by gae aulenti for the exhibition “italy: the new domestic landscape”, 1972.
giulio polvara definisce la sua libreria “egizia” perchè gli egiziani avevano l’abitudine di sotterrare i loro capolavori. e i capolavori della libreria
componibile, che sono nascosti alla vista come se fossero sotterrati appunto, sono i giunti inseriti all’interno dei ripiani.
la struttura è realizzata interamente in materiale plastico ed è composta da sei elementi base che si intersecano tra loro per molte configurazioni.
gli elementi sono tre pannelli e tre giunti. I giunti sono solidissimi e derivano da disegni complicatissimi, sono a “l”, a “t” e a croce. I giunti si
inseriscono nei pannelli-ripiano disponibili in tre diverse lunghezze. la libreria è corredata da cubi-contenitore disegnati da centrokappa nei colori
primari che in abbinamento alla libreria ricordano (come cita lo slogan) “un mondrian tridimensionale”.
giulio polvara described his bookcase as “egyptian” because the egyptians buried their masterpieces. the masterpieces buried in the modular bookcase
are its joints, which are inserted and hidden from view inside the shelves.
the frame is made entirely of plastic and is composed of six intersecting base components that can be used to create a wide range of configurations.
the elements consist of three panels and three joints. the joints are strong and have a very complicated design: they are “l” shaped, “t” shaped or in
cross-shaped. the joints slot into the panel-shelves, which are available in three different lengths. the bookcase includes cube-containers designed by
centrokappa in primary colours which, when paired with the bookcase are reminiscent (according to the slogan) of “a three-dimensional mondrian”.