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Каталог Kartell: Museo 2015, стр 15 с 121

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la divisione labware, dedicata alla produzione di articoli tecnici in
materiale plastico per laboratori chimici e ospedali, apre nel 1958.
In quell’anno Kartell, forte dell’esperienza della divisione casalinghi,
ha già maturato una buona conoscenza nel campo della produzione
industriale ed è aperta a nuove opportunità di sviluppo. giulio castelli,
laureato in ingegneria chimica, ha la padronanza tecnica per valutare
tali nuove opportunità con criterio.
le specifiche chimico-fisiche, le caratteristiche di infrangibilità e
le speranze progettuali riposte nella ricerca dei materiali, danno
alle nuove plastiche grandi vantaggi rispetto al vetro e le rendono
interessanti anche per la produzione di articoli da laboratorio come
becker, cilindri, imbuti e provette.
fin dalle prime esperienze giulio castelli affida il design degli oggetti
labware ai suoi designer, gino colombini prima e centrokappa poi:
una scelta che è una delle chiavi del successo della divisione.
come già fatto con i casalinghi, gino colombini affronta il progetto
degli articoli tecnici tracciando soluzioni formali innovative, con
piccole o grandi modifiche alla forma tradizionale dell’oggetto che ne
migliorano la funzionalità. per la realizzazione dei suoi articoli labware
Kartell arriva ad impiegare oltre quaranta differenti materiali plastici:
la divisione è una palestra tecnologica nella quale l’azienda conduce
ricerca sui materiali ed individua le tecnologie più adatte a ogni singolo
prodotto.
the labware division dedicated to the production of technical items
made of plastic for chemical laboratories and hospitals opened in 1958.
by that year Kartell had acquired knowledge and experience in the
field of industrial production through its work in the homeware division
and was open to new opportunities for development. giulio castelli, a
graduate chemical engineer, had the technical expertise and good sense
needed to assess these new opportunities critically.
the chemical and physical specifications of plastic, its unbreakability
and the ambitious design aspirations relying on materials research gave
the new plastics great advantages over glass and made them attractive
even in the production of laboratory items such as beakers, cylinders,
funnels and test tubes. right from early days, giulio castelli entrusted his
designers, gino colombini first, and then centrokappa, with the design
of his labware products. this choice was one of the keys to the success
of the division.
as he did with homeware, gino colombini created innovative formal
solutions with large or small changes in the traditional shape of objects
which would improve their functionality. Kartell used as many as forty
different types of plastic in manufacturing its labware products. the
division was a technological training-ground where the company
conducted research on materials and identified the technologies best
suited to each individual product.