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Ritratti — volume 1
Venezia, Ritratto d’ombra
Ritmo — AABB – AABB – AABB … e poi
parte l’orchestra: è sempre così! AABB –
AABB, fino alla tromba, o al rullo di tamburi,
improvviso, a spezzare il ritmo. ZAG ZAG …
TUMB TUMB, lo pensavano anche i Futuristi.
Ritmo interrotto, ritmo sincopato (extra-
sistole?), ossessione. Altrimenti la noia: litanie
di finestre, sempre uguali, nell’architettura di
chi non sa rompere il passo. Tra il silenzio e
la cacofonia sta il ritmo, ma ci arrivano solo i
grandi. Agli altri, ai molti del tempo di oggi, non
rimane che ripetere (mono-tono) o trasgredire
(per forza), coatti. E invece il ritmo ti tiene
su e ti porta lontano, e poi arriva sempre una
tromba, o un rullo di tamburi, ad alzare ancora
il canto fino alla vertigine (cuore in gola).
Rhythm — AABB – AABB – AABB … and the
orchestra strikes up: always the same! AABB –
AABB, until the trumpet, a drum roll, suddenly
breaks the rhythm. ZAG ZAG … TUMB TUMB,
the Futurists also thought about it. Broken beat,
syncopated rhythm (extra-systolic?), obsession.
Otherwise boredom: litanies of windows, always
the same, in the architecture of those who don’t
know how to break stride. Between silence and
cacophony lies rhythm, but only the greats get it.
For the others, the majority nowadays, all that is
left is repetition (mono-tonous) and transgression
(inevitable), compulsory. And instead the rhythm
keeps you going and carries you far away, and
then a trumpet, a drum roll always arrives, to
raise the chant to dizzying heights again (heart
in throat).
Ritmo
text by Marco Romanelli