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Ritratti — volume 1
Verona, Ritratto di silenzi
Controluce — Di certo le mani a proteggersi
gli occhi, i teatrini e le sagome grigie carta
da zucchero della campagna, i profili delle
persone che non ricordiamo più. Tende,
persiane e ombrelli. Paralumi di carta bruciata,
ceramica consumata e plastica blu. Frammenti
d’architettura, il corpo degli oggetti e il disegno
della natura. Le forme controluce abitano uno
spazio indecifrabile, luogo di mediazione tra il
sole e lo sguardo, l’abbaglio e l’assenza di luce.
Silenzio scuro dove il volume diventa superficie,
dove la profondità perde dimensione. In
controluce, accecati nel tentativo di vedere
tutto, scopriamo di stare esplorando l’atto
stesso del guardare, misure e figure nuove, il
nostro occhio imperfetto, inesatto, e le sue
macchie di colore.
Backlight — Undoubtedly the hands
shielding the eyes, the little theatres and
blue-grey silhouettes of the countryside,
the profiles of people we no longer recall.
Curtains, shutters and umbrellas. Burnt paper
lampshades, worn pottery and blue plastic.
Fragments of architecture, the body of objects
and the design of nature. Backlit forms inhabit
a space that resists deciphering, a place of
mediation between sun and gaze, glare and
absence of light. Dark silence where volume
becomes surface, depth loses its dimension.
Against the light, blinded in the attempt to
see all, we realize we are exploring the very
act of looking, new measures and figures, our
imperfect, inexact eye and its marks of colour.
Controluce
text by Francesco Garutti