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Mastery
da valorizzare le inclinazioni di ciascuno.
Non mancano qua e là sperimentazioni
tecnologiche inaspettate, capaci di
sollevare le persone da attività ripetitive
senza particolare valore aggiunto.
Giancarlo Moretti rivendica un doppio
primato. È consapevole che il saper fare
accumulato in Vetrofond è una garanzia
per chi voglia sviluppare un prodotto
innovativo. “Se arrivano in Vetrofond cento
disegni di nuovi progetti in un anno, ne
riusciamo a sviluppare novantotto. In altre
fornaci è difficile che si arrivi a venti”.
L’esperienza sedimentata in cinquant’anni
attraverso collaborazioni consolidate con
le principali aziende del design italiano
ha consentito a Moretti di diventare un
interlocutore privilegiato dei progettisti
più esigenti. Il contributo di Vetrofond non
si limita allo sviluppo. Lo sforzo impresso
in questi anni a tutta l’organizzazione fa
di questa realtà un esempio di razionalità
economica sul versante del contenimento
dei costi e della puntualità nelle consegne.
Il saper fare di cui Vetrofond è depositaria
è organizzato e strutturato in modo tale da
rendere questa fornace competitiva con
altre lavorazioni di carattere industriale
in senso stretto. Colpisce lo sforzo di
miglioramento continuo e di attenzione
ai margini di cui è stata capace questa
fornace. È grazie all’impegno sul versante
dell’organizzazione e della tecnologia che
oggi è possibile ottenere prodotti magici a
prezzi accessibili. Una lezione di cui l’intera
filiera del design deve essere orgogliosa.
Il piacere di sperimentare
“Non si può fare”. La nascita della
lampada Aplomb ha conosciuto più di
qualche problema ai suoi esordi. La scritta
“Non si può fare” campeggia ancora in
una tavola di progetto che Lucidi e Pevere
avevano spedito a Crea, la piccola azienda
di Darfo dove oggi le Aplomb vengono
prodotte senza interruzione.
these efforts in terms of organisation and
technology, today it is possible to create
magical products at affordable prices.
A lesson that should bring a sense of pride
to the entire design production chain.
The pleasure of experimentation
“It cannot be done”. The Aplomb lamp
ran into some problems at the start. And
the message “it cannot be done” can still
be seen on a drawing Lucidi e Pevere
sent to Crea, the small company in Darfo
where Aplomb lamps are now constantly
produced today. “It cannot be done” was
what Giovanni Piccinelli wrote to his sons
Carlo and Ottavio after having seen the
thicknesses suggested by the design duo
from Palmanova for the first concrete lamp
offered on the market with these technical
specifications. Two centimetres was just
too thin for traditional workmanship. It
was hard to make a suitable mould, just
as it would be hard to find a material that
could respond to the challenge set out in
the design. Crea comes from the world of
construction, where the orders of magnitude
are different, where weights are much
greater, and the forms call for much larger
geometric shapes. How could they come to
grips with something so small, so thin?
Giovanni Piccinelli has always been a
curious craftsman. An inventor. Someone
who discovers things. Like many of the great
Italian artisans, he has never lost his taste
for trial and error, experimentation. He has
always had a passion for playing with new
mixtures, new materials. Making moulds is
an ability Piccinelli has developed through
his own initiative, his own stubborn effort.
First with the help of a specialist, then as
an autodidact, often spending weekends
on attempts to invent something new. Paolo
Lucidi and Luca Pevere understood him:
working with entrepreneurs like Piccinelli
is a pleasure, and the only problem is to
find a pretext to have fun finding original
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Maestrie