tante piccole imprese e di artigiani ha
reso possibile passare rapidamente da
uno spunto progettuale a un manufatto
tridimensionale. Questo è vero anche per
il mondo dell’illuminazione che ha fatto
uso di materiali tradizionali come il vetro
soffiato così come di materiali innovativi
come i compositi. Per anni il contributo
di questo saper fare è stato un fattore
essenziale nello sviluppo del design
italiano senza tuttavia che ciò si
traducesse in un racconto capace
di riconoscere e identificare i protagonisti
che hanno contribuito all’evoluzione
dell’intero settore.
Oggi siamo chiamati a ragionare sui
presupposti di una nuova narrazione.
Per ragioni diverse. Alla base di questo
nuovo racconto del design italiano vi è
la necessità di spiegare e rendicontare
il valore di oggetti che vengono proposti
a una domanda internazionale sempre
più attenta e informata. Se oggi ragioniamo
sul lavoro artigiano che sta dietro alla
produzione di lampade come Mite (così
come di altri prodotti nati in circostanze
simili) è perché l’acquirente che si avvicina
a un prodotto di qualità vuole riconoscere
i segni di una cultura materiale e
di un saper fare che contribuiscono a
modellare oggetti carichi di senso e
di prospettiva storica. Il saper fare artigiano
che arricchisce e completa il lavoro del
designer è un elemento qualificante del
prodotto che l’Italia porta sul mercato
internazionale. In un mondo in cui
proliferano idee e intuizioni di tutti i tipi,
this know-how has been an essential factor
in the growth of Italian design, but without
ever translating into a narrative capable of
recognizing and identifying the protagonists
who have contributed to the evolution of the
entire sector.
Today our task is to think about the
groundwork for a new narrative, for a
range of different reasons. Behind this new
history of Italian design lies the need to
explain and take stock of the value of the
objects that are offered to an increasingly
attentive and well-informed international
market. If today we are thinking about the
work of artisans behind the production of
lamps like Mite (and other products created
in similar circumstances) it is because
the potential buyer who approaches a
high-quality product wants to be able to
recognise the signs of a material culture
and know-how that contribute to shape
objects charged with meaning and historical
perspective. The expertise of the craftsman
that enhances and completes the work
of the designer is a qualifying factor for
Italian products on international markets.
In a world where ideas and intuitions
of all kinds spread faster and faster, in
which hackathons and elevator pitches
abound, it is urgent to emphasise the role
of companies like FAPS in that are able to
nurture the insights and ideas of designers.
The construction of the prototype is an
exercise that is not limited to the definition
of the quality of the final product. What
is proven by the story of Mite, like other
similar creations, is that the contribution of
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Mastery
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Maestrie