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30 years
of Havana
Foscarini
— Design stories.
Per la prima volta con Havana,
Foscarini produce insieme ad un giovane
designer una lampada in plastica,
leggera, mobile, emanante luce diffusa,
ironica nell’accostamento tra il nome e
la sua immagine, economica nei costi
che ben presto si afferma per la duttilità
d’impiego e la facilità con cui si adatta
a svariate condizioni e contesti spaziali.
Come soluzione per un’illuminazione
d’ambiente Havana introduce una nuova
tipologia e funzione che viene presto
presa come modello e riferimento anche
da aziende internazionalmente note nel
mondo dell’arredo low-cost.
Come per altri oggetti, il processo
produttivo è stato graduale: inizialmente
sviluppata in vetro risultava costosa
e pesante, perdendo la leggerezza e
ironia insita nel concept, poi recuperata
con il cambio del materiale. Un modello
realizzato in vetroresina ne documenta
la prima fase progettuale, ma presentava
il difetto di far passare poca luce.
Valutazioni sulla fattibilità tecnica
ed economica dell’apparecchio
portano quindi a scegliere il polietilene
e il polipropilene, materiali
autoestinguenti e riciclabili, per
realizzare il diffusore, inizialmente
con la tecnologia a soffiaggio, poi
abbandonata perché poco controllabile
dal punto di vista della luce a favore
della stampa a iniezione.
Analoghe considerazioni
determinano la diminuzione dei pezzi
costitutivi del corpo della lampada,
dai cinque originali ai quattro attuali,
in modo da renderlo simmetrico e
utilizzare soltanto due forme per lo
stampaggio. Sono ridotte al minimo,
come numero e sezioni, anche le
parti metalliche di sostegno. I quattro
volumi plastici sono agganciati tra loro
e tenuti a distanza costante mediante
tre “graffe” metalliche.
All’esile tubo di sostegno centrale,
cui è agganciato il cavo elettrico e
ospitante all’estremità il portalampada,
è saldata un’asta filiforme, sagomata
superiormente a delineare un semplice
anello che dall’interno, senza essere
visibile, tiene sospesi i quattro volumi
che costituiscono il diffusore dal profilo
a sigaro.
La base è composta da quattro lame
incrociate tagliate al laser realizzate,
come lo stelo, in metallo laccato color
alluminio.
Come per molte lampade di
successo – Havana è presente nella
collezione del MoMA (Museum of
Modern Art) di New York – si sono
susseguite nel tempo diverse serie.
Negli anni, alla prima versione color
giallo crema, si affianca una versione
bianca dall’effetto madreperlato, ancora
HAVANA 1993.
DESIGN: JOZEPH
FORAKIS
testo di / text by
Ali Filippini
Prototipo di Havana da terra
Havana floor lamp prototype
— 1993