Il claim Home at last (Finalmente a casa) che guida tutta la comunicazione odier-
na è un messaggio che sintetizza il valore del ritorno a casa come punto d’arrivo
della nostra giornata, ma anche la casa intesa come sogno di un’intera vita.
“Il progetto di una casa privata è il progetto del sogno di una vita del cliente”
Antonio Citterio
Con l’introduzione del colore nelle foto e del concept Home at last l’azienda crea
mondi di senso in cui ognuno ritrova sé stesso per affinità e condivisione di luoghi,
situazioni, sensazioni attraverso uno storytelling che cerca una relazione con il
pubblico. Alla costruzione ad alto impatto estetico dell’immagine si aggiunge quindi
il valore del significato della stessa. Sono il cliente e il suo vissuto al centro dell’at-
tenzione.
FIERE NEL MONDO
Il Salone del Mobile di Milano, ancora oggi la più importante fiera internazionale
dedicata all’arredamento e al design, nasce nel 1961 per volontà di un esiguo
gruppo di industriali lungimiranti e visionari della vicina Brianza. FLEXFORM con
la famiglia Galimberti è tra quelli. E in maniera ininterrotta dal 1961 FLEXFORM
prende parte a tutte le edizioni del Salone del Mobile di Milano contribuen-
do attivamente con ingegno, maestria, know-how e ricerca a diventare una delle
aziende di punta a cui il resto del mondo guarda per comprendere ogni anno
quali sono gli orientamenti e le tendenze del Made in Italy di qualità nell’arreda-
mento. Dei 2000 espositori odierni del Salone di Milano, FLEXFORM è una delle
20 aziende che con continuità espone dalla prima edizione. Un format vincente,
quello del Salone, esportato anche all’estero con Saloni Worldwide Moscow e
Salone del Mobile.Milano Shanghai a cui Flexform decide di prendere parte.
Fin dall’inizio la proprietà comprende l’importanza di avvalersi della collabora-
zione dei maestri del design, da Achille Castiglioni ad Antonio Citterio, intuendo la
potente forza espressiva della progettazione dello stand e l’immenso valore persua-
sivo che l’atmosfera genera sul prodotto enfatizzandolo e comunicando i valori del
marchio. La costanza della bontà delle collezioni che vengono presentate in fiera e
il crocicchio di genti che visita lo stand generano nel tempo un ampliamento espo-
nenziale dei mercati esteri. Oggi, dai cinque continenti, rivenditori, architetti, interior
designer si riversano allo stand del Salone di Milano in attesa di comprendere quale
direzione e input Flexform vuole dare al mondo del living; quali materiali, colori, for-
me e atmosfere nuove si affacciano sullo scenario dell’arredamento d’alta gamma.
Seconda solo a Milano, anche la fiera del Mobile di Colonia in Germania ha contri-
buito fin dagli anni settanta a catturare l’attenzione dell’esigente pubblico d’Oltralpe,
oggi uno dei mercati più floridi d’Europa.
DESIGNER
Con un forte rapporto sinergico fra progetto e produzione, Flexform ha sa-
puto interagire con più di una generazione di designer.
L’azienda si è avvalsa nella sua storia, fin dagli anni ’60, della collaborazione
dei migliori progettisti del design: Asnago-Vender, Sergio Asti, Cini Boeri,
Joe Colombo, Paolo Nava, Rodolfo Bonetto, William Lansing Plumb, Gigi
Radice, Guido Rosati, Carlo Colombo, Giulio Manzoni, Daniel Libeskind.
Fra tutti però da quarant’anni Antonio Citterio è il designer che più ha contribui-
to a sceneggiarne la storia e a tradurre in oggetti i valori aziendali coordinando
tutte le collezioni. Architetto, regista, deus ex machina, è il progettista che ha
dato un’anima al prodotto. Con un approccio progettuale che parte dallo stu-
dio dello spazio che circonda gli oggetti e ancor prima dall’architettura in cui
sono inseriti gli spazi, Antonio Citterio ha una visione sinergica del progetto
che va dalla grande alla piccola scala. Come designer ragiona per famiglie di
prodotti e non per singoli prodotti. È tutt’oggi un interlocutore prezioso che
dialoga con continuità con la committenza illuminata dell’azienda alimentando
un percorso fatto di scambio e condivisione.
“Parlare del mio rapporto con Flexform è parlare di un gruppo di amici che
hanno condiviso visioni, esperienze. È anche parlare di una gran parte della
mia vita, visto che ci vediamo da più di quarant’anni”
Antonio Citterio
del Mobile.Milano Shanghai to
which FLEXFORM takes part.
From the very beginning, the own-
ership has recognized the impor-
tance of collaborating with prop-
er design masters, from Achille
Castiglioni to Antonio Citterio,
foreseeing the powerful expres-
sive strength of the planning of
the stand and the immense per-
suasive value that the atmosphere
creates on the product empathiz-
ing and communicating the brand
values. The perseverance of the
beauty of the collection launched
during the fair and the crossroads
of people visiting the booth cre-
ates time by time an exponential
improvement of the foreign mar-
kets. Today, from the five conti-
nents, dealers, architects, interior
designers pour out the stand of
the Salone del Mobile waiting to
understand which direction and
input Flexform is going to give to
the world of design; which are the
materials, colors, shapes and new
atmospheres that emerge for the
high end furniture. Second only
to Milan, also the fair of Cologne
contributed from the seventies
to catch the attention of the de-
manding community across the
Alps, nowadays one of the most
booming markets of Europe.
DESIGNERS
With a forceful synergic rela-
tionship between design and
production, Flexform has a long
history of fertile interaction with
more than one generation of
great designers.
Since the 1960s the company has
worked with outstanding talents:
Asnago-Vender, Sergio Asti, Cini
Boeri, Joe Colombo, Paolo Nava,
Rodolfo Bonetto, William Lan-
sing Plumb, Gigi Radice, Guido
Rosati, Carlo Colombo, Giulio
Manzoni, Daniel Libeskind.
Of all the names, however, for
forty years Antonio Citterio has
been the designer who has con-
tributed most to write the history
of the firm and to translate its val-
ues into objects, coordinating all
the collections. An architect, di-
rector, deus ex machina, Citterio
is the designer who has given a
soul to the product. With a design
approach that starts with study of
the space that surrounds objects,
and of the architecture in which
that space is inserted, Antonio
Citterio has an overall project vi-
sion ranging from the large to the
small scale. As a designer he rea-
sons in terms of product families,
not individual items. Today he is a
precious counterpart, in dialogue
with the ongoing enlightened in-
itiative of the company, fostering
a path of sharing and exchange.
“Talking about my relationship
with
Flexform
means
talking
about a group of friends who have
shared visions and experiences.
It also means talking about a big
part of my life, given the fact that
we have been getting together for
over forty years.”
Antonio Citterio