8.9
FIAM | Ghost Anniversary | Ghost presentation
8.9
FIAM | Ghost Anniversary | Ghost presentation
da sperimentare con le nuove tecnologie:
resine, carbonio, metalli, cartone, tessuti,
vetro... E nel 1973, proprio come tempio
del cristallo progettato, nasce FIAM
Italia, dalla mente passionale e dalle
mani sapienti di Vittorio Livi, imprenditore
creativo, designer egli stesso, che fonde
le sue “imprese” precedenti con lo scopo
di ottenere maggiori “soddisfazioni
morali” oltre che economiche.
In questo contesto nasce Ghost,
con Cini Boeri che, come l’eccezione
che conferma la regola, per contrasto
ma in sintonia, continua la sua posata
ricerca progettuale nella sostanza,
tra tecnica ed estetica. Mentre tutto
appare, Cini Boeri propone un design
che scompare, che esiste e non esiste.
Dopo avere disegnato tante sedute
riconosciute, dichiara l’intenzione
di “farne una che non si vedesse”.
Nel 1985, durante lo sviluppo di alcuni
modelli per la sua collaborazione
con FIAM (già realizzati il paravento
Voyeur e un tavolino da pranzo),
il suo senior assistant, architetto
giapponese Tomu Katayanagi, le mostra
“uno dei suoi magici modellini di carta”
e subito si capisce il potenziale
di quella idea plastica: la forma sinuosa,
data dalla lastra tagliata e intagliata,
curvata e piegata, proprio come
un kirigami giapponese. Insieme
verificano le dimensioni, sistemano
il disegno dei profili e la perfezionano,
proponendola a FIAM.
L’avventura nasce da una scommessa
tra progettista (sempre attento
alla ricerca) e imprenditore (sempre
pronto allo sviluppo), una sera a cena
parlando di nuove possibilità dell’industria
e nuove visioni del design. Dopo alcuni
mesi, Cini Boeri propone il progetto
consapevole della sua irrealizzabilità
e “sfida” Vittorio Livi alla verifica
e allo sviluppo della fattibilità.
to take the place of economy; hedonism
and appearance determine new social
costumes and aesthetic messages.
The previous decade, inaugurated with
the triumph of plastic, finds in the great
energy crisis an opportunity to think
of other new materials to experiment
with through new technologies: resins,
carbon, metals, cardboard, fabrics, glass...
And in 1973, just as a temple of designed
crystal, FIAM Italy is born, from
the passionate mind and skilled hands
of Vittorio Livi, creative entrepreneur,
designer himself, who merges his previous
businesses in order to get more
‘moral satisfaction’ in addition
to the economic one. In this context
arises Ghost, with Cini Boeri who,
as the exception that proves the rule,
by contrast but in harmony, continues
her steady design research in the substance,
between technology and aesthetics.
While everything appears, Cini Boeri
proposes a design that disappears,
that exists and does not exist.
After drawing many recognized seats,
she declares the intention to ‘make one
that could not be seen.’ In 1985, during
the development of some models for her
collaboration with FIAM (she had already
realized the screen Voyeur and a small
dining table), her senior assistant, Japanese
architect Tomu Katayanagi, shows her
‘one of his magical paper models’
and immediately understands the potential
of that plastic idea: the sinuous shape,
given by the cut and carved glass,
curved and bent, just like a Japanese
kirigami. Together they verify the
dimensions, work out the design of the
profiles and perfect it, proposing it to FIAM.
The adventure is born from a wager
between designer (always careful
to research) and entrepreneur
(always ready for development),
an evening at dinner talking about