92.93
FIAM | Ghost Anniversary | Ghost Original
About seating
La sedia fantasma è per me una potenziale
ispirazione. La sua concezione sfrutta
un vocabolario familiare, simile a molte delle mie
realizzazione in alluminio (e in vetro con la Fiam).
In particolare c’è qualcosa che mi ricorda
il tavolo PicNik (Extremis 2002).
Ammiriamo il gioco tra la vista in 2D e la superficie
piatta ingegnosamente tagliata e il volume
tridimensionale che si genera.
Assistiamo alla trasformazione di una superficie
singola di materiale che diventa strutturale,
con manifesta funzione di eleganza.
Così, pieno d’ispirazione, come se usassi
una matita nera, disegno tutti i tipi di sedia
sulla mini-Ghost. Agisco con la stessa sensazione
di quando faccio schizzi su un foglio bianco.
E la questione del colore... La cosa migliore da fare
è godersela goccia a goccia. È un’esperienza
alla Jackson Pollock che abbiamo tutti sognato
di vivere un giorno o l’altro. Per arrivarci,
uso una grossa siringa e inietto tutti e 3 i colori
sul retro delle sedie mini-Ghost. Dopo aver
verificato il flusso della vernice, lascio asciugare.
The ghost chair is potentially inspiring me.
It’s conception use a familiar vocabulary,
similar as many of my realizations in aluminium
(and in glass with Fiam). In particular there is
something that recall me the PicNik table
(Extremis 2002). A game between the view in 2d
of the flat surface ingeniously cut
and the tri-dimentional volume generated .
A single surface of material is shaped to become
structural and an elegant evident function.
Thus as using a black pencil, inspired, I draw
all kind of seats on the mini-Ghost. In the same
state of mind when i’m sketch the white page.
The color question. The best that we can do
is to enjoy and drip. A Jackson Pollock experience
that we all have dream to do a day. For this,
I use a big syringe and project all 3 blue colors
on the reverse of the mini ghost chairs.
After controlling the flow of paint, let dry.
Xavier Lust