N
el cuore di Curitiba, capitale del Paraná
e laboratorio di sostenibilità urbana,
sorge Casa 17-JB: una villa che intreccia
architettura e natura, Italia e Brasile.
Firmata dall’architetto Luiz Volpato,
la villa fa dialogare la vegetazione lussureggiante con un
brutalismo addolcito da citazioni della grande scuola italiana.
“L’influenza italiana è stata decisiva per lo sviluppo culturale e
architettonico del continente
americano – spiega Volpato –
contribuendo ai principi della
Escola Paulista. Lina Bo Bardi,
Gio Ponti e il paranaense
d’origine italiana João Vilanova
Artigas hanno forgiato un
brutalismo
modernista
e
libero,
oggi
riconoscibile”.
La
villa
rilegge
questa
lezione: verticalità compatta,
calcestruzzo a vista, legno
e vetrate generose fondono
materia grezza e leggerezza,
in costante dialogo con il
giardino tropicale, mentre
la committenza – l’italiano
Germano Carrara – ribadisce
il legame con il “buon
costruire” inteso come cura
tecnica
e
suggestione
sensoriale.
Il progetto, che unisce
solidità e poesia in una
struttura senza tempo, si
adagia su un terreno in
pendenza coperto da una
foresta autoctona protetta.
Questa condizione lo ha
plasmato,
articolando
quattro volumi sovrapposti, uno dei quali interrato:
soluzione che rispetta i vincoli ambientali e preserva la
vegetazione. Il blocco sociale, a livello strada, funge da
ingresso e zona di accoglienza; un grande muro portante in
cemento separa gli spazi pubblici da quelli privati. Sopra,
il blocco residenziale rivestito di legno ospita il soggiorno
e quattro suite, tutte con balcone fra le chiome. Sotto
la strada, il volume servizi, enfatizzato dal nero, include
garage, palestra, piscina coperta e sauna, mentre nel
I
n the heart of Curitiba, the capital of Paraná
and a laboratory of urban sustainability, stands
Casa 17-JB, a villa that weaves architecture with
nature, Italy with Brazil. Designed by architect Luiz
Volpato the villa creates a dialogue between lush
vegetation and brutalism softened by citations from the
Italian school. Volpato explains, “The influence of Italy was
decisive for cultural and architectural development on the
American continent, and it
contributed to the Escola
Paulista principles. Lina Bo
Bardi, Gio Ponti and João
Vilanova Artigas, from Parana
with Italian roots, all forged
a modernist free brutalism
recognizable
today”.
The
villa
is
a
re-reading
of
these lessons. Its compact
verticalities, exposed concrete,
wood, and generous windows
fuse together raw materials
with lightness of touch, in a
constant dialogue with the
tropical garden. the Italian client
Germano Carrara, emphasises
the villa’s ties with “good
construction”, understood as
technical consideration together
with sensory suggestion. The
project combines solidity and
poetry in a timeless structure
situated on a sloping site
covered with protected native
forest. These conditions shape
the building, an articulation
of four overlapping volumes
including one underground,
in a solution that is respectful
of environmental constraints and conserves the surrounding
vegetation. A social block lies at street level, serving as the
entrance and reception area, with a large concrete load-
bearing wall that separates public and private spaces.
Above this, a residential block clad in wood houses a living
room and four suites, all with balconies looking onto the
tree canopy. The service block, emphatically black, is below
street level, and includes a garage, gym, indoor pool and
sauna with, deep underground, a climate controlled cellar in
Cemento e legno
caratterizzano due blocchi sovrapposti
circondati dalla foresta tropicale.
Concrete and wood
are featured in two tiered blocks
surrounded by tropical forest.
Janette, Gina, Campana e Corallo.
Nella pagina precedente, le sedute e le
lampade arredano la sala da pranzo.
Janette, Gina, Campana and Corallo.
Previous page, the chairs and the lamps
furnish the dining room.
Edra Magazine n°5
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