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Laudani & Romanelli
Giulio Iacchetti
Marta Laudani e Marco Romanelli, architetti, collaborano dal 1988 negli studi
associati di Roma e Milano . Operativi nei campi del design (tra gli altri per Bosa,
Dorelan, Driade, Fiam, Glas, Nodus, Oluce, Salviati), dell’architettura degli interni
(i loro lavori sono stati pubblicati dalle principali riviste internazionali e, nel 2004,
hanno partecipato alla Biennale di Architettura di Venezia nella sezione “Notizie
dall’Interno”), dell’exhibit design (si ricorda, nel 2002-2003 l’antologica “Gio Ponti:
a World” al Design Museum di Londra e alla Triennale di Milano; nel 2007 “Bruno
Munari” al Tokyo Shiodome Italia) . Nel 2001, a Roma, per conto di Fiat-
Engineering, hanno progettato il recupero del “Museo della Civiltà Romana” .
Il lavoro di progettazione si è sempre affi ancato per entrambi ad un’intensa
riflessione critica sui temi dell’abitare e del design: Marta Laudani ha insegnato
“Architettura degli interni” e “Storia del design contemporaneo” alla facoltà di
Architettura della Sapienza di Roma; Marco Romanelli è stato redattore delle
riviste Domus e Abitare .
Industrial designer dal 1992, progetta per diversi marchi, tra cui Abet Laminati,
Alessi, Danese, Elica, Foscarini, Globo Ceramiche, Jannelli&Volpi, Hastens, Magis,
Meritalia, Moleskine, Pandora design . Tra i suoi caratteri distintivi c’è la ricerca
e la defi nizione di nuove tipologie oggettuali come il Moscardino, posata multiuso
biodegradabile, disegnata con Matteo Ragni per Pandora design e premiata nel
2001 con il Compasso d’Oro . Nel 2009 è stato insignito del Premio dei Premi per
l’innovazione conferitogli dal Presidente della Repubblica Italiana per il progetto
Eureka Coop . Nel maggio 2009 la Triennale di Milano ha ospitato una sua mostra
personale intitolata “Giulio Iacchetti . Oggetti disobbedienti” . Da sempre attento
all’evoluzione del rapporto tra realtà artigiana e design, nel novembre 2012 lancia
Internoitaliano, la “fabbrica diffusa” fatta di tanti laboratori artigiani con i quali
firma e produce arredi e complementi . Nel 2014 vince il suo secondo Compasso
d’Oro per la serie di tombini Sfera, disegnata con Matteo Ragni per Montini .
Marta Laudani and Marco Romanelli, architects, have been collaborating since
1988 in the associated offices of Rome and Milan. They work in the fields of
design (for Bosa, Dorelan, Driade, Fiam, Glas, Nodus, Oluce, Salviati etc.), interior
decorating (their works have been published in the most important international
magazines and, in 2004, they participated in the Biennale of Architecture in Venice
in the section ““Notizie dall’Interno”) and exhibit design (in 2002-2003 “Gio Ponti:
a World” at the London Design Museum, Rotterdam NaI and Triennial of Milan; in
2007 “Bruno Munari” in Tokyo). In 2001, in Rome, they designed the restoration of
the “Museum of Roman Civilization” for Fiat-Engineering. Both flank their design
work with an intense critical meditation on topics involving living and design: Marta
Laudani has lectured at the Sapienza in Rome; Marco Romanelli has been editor of
both Domus and Abitare.
Giulio Iacchetti, industrial designer since 1992, designs for many brands including
Abet Laminati, Alessi, Danese, Elica, Foscarini, Globo Ceramiche, Jannelli&Volpi,
Hastens, Magis, Meritalia, Moleskine, Pandora design. The distinctive
characteristics of his work is the research and definition of new object typologies,
like the Moscardino, the biodegradable spoon/fork designed with Matteo Ragni
and for which, in 2001, he has been awarded with Compasso d’Oro. In 2009 he was
awarded the prize for innovation – Premio dei Premi – by the President of the Italian
Republic for the Coop Eureka project. In May 2009 the Triennale di Milano held a
solo exhibition entitled “Giulio Iacchetti. Disobedient objects”. In November 2012 he
launches Internoitaliano, the “factory network” made up of many craftsmen labs
with whom he signs and produces furniture and accessories. In 2014, he won his
second Compasso d’Oro for the design of the manhole covers Sfera, designed with
Matteo Ragni for Montini.