Il processo di ricostruzione condotto negli anni da Cassina persegue ancora oggi
i principi della metodologia impostata da Filippo Alison, storico curatore della collezione
Cassina I Maestri. Il processo ha inizio con un’approfondita analisi dei signifi cati dei progetti
originari; disegni, schizzi, prototipi e ogni altro documento disponibile sono analizzati insieme
agli eredi, alle fondazioni che tutelano il diritto d’autore e agli studiosi che meglio conoscono
l’attività del maestro, per garantire l’autenticità delle ricostruzioni.
Alla base di ogni progetto di ricostruzione vi è quindi un’attività di ricerca scientifi ca
delle potenzialità del modello, sia rispetto alle attese del mercato che alle esigenze produttive
e di innovazione di tecnologie e materiali, ma soprattutto una valutazione del portato
culturale rispetto alle richieste della contemporaneità. La ri-signifi cazione del progetto
della storia permette così di proiettare in avanti l’oggetto di un tempo passato e di attuare
una ricostruzione, anche se a volte non pedissequa, sempre in sintonia con la logica
progettuale del maestro.
La ricerca permette anche di approfondire la conoscenza dell’autore e delle sue opere
portando alla luce anche le versioni primigenie delle icone o le relative varianti studiate
dall’autore stesso.
Nel caso di Rietveld è stata molto importante anche la ricostruzione di alcuni suoi
modelli minori che sono conservati presso l’archivio storico di Cassina.
Una piccola collezione di modelli di studio che oggi, in mancanza di prototipi originali
disponibili – esemplari spesso unici conservati nei musei e quindi di diffi cile accessibilità –
permettono, anche a livello divulgativo e di esposizioni, di far conoscere l’opera
del maestro olandese.
ITA
Il processo di riedizione
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Cassina
Gerrit Thomas Rietveld