“Cappellini Goes Barocco” va in scena con una rivisitazione dei fasti
del ‘600 fra presente e passato, minimalismo e opulenza, arti visive
e lifestyle. Un percorso tattile, visivo e sensoriale che, giocando
sui contrasti e sugli eccessi, mette in scena una nuova concezione
dell’abitare.
Otto scene curate in ogni dettaglio restituiscono la spontaneità della
vita quotidiana e delle azioni di ogni giorno, invitando lo spettatore
a prender parte ad una straordinaria rappresentazione scenica.
È la narrazione di un modo di abitare che prende in prestito i
dettagli decorativi e stilistici delle diverse declinazioni del Barocco.
Gli elementi classici, come gli chandelier, i broccati, gli specchi,
le maioliche, gli stucchi, le allegorie, sono riproposti in ambienti
destrutturati per reinventare la tradizione, fra effimero, onirico
ed impressioni.
“Cappellini Goes Barocco” represents a revival of the splendor
of the 17th century between present and past, minimalism and
opulence, visual arts and lifestyle. A tactile, visual and sensory path
playing on contrasts and opulence, staging a new concept
of dwelling.
Eight scenes displayed with meticulous attention to details reveal
the spontaneity of daily life and everyday actions inviting the public
to take part to an extraordinary scenographic representation. It’s the
storytelling of a lifestyle borrowing decorative details and aesthetics
from different Baroque styles.
Classic elements, such as chandeliers, brocades, mirrors,
majolicas, stucco, allegories, were renewed in destructured settings
to reinvent tradition between ephemeral, oniric and impressions.