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Strictly speaking, the Classical age is just a brief interlude in Greek history between
the second half of the 5th century B.C. and the end of the IV century B.C.
More precisely, this starts with the Age of Pericles (449 B.C.) and ends with the
death of Alexander the Great (323 B.C.). However, these short 128 years have
forever left their mark on the culture, taste and ideals of our civilization. There are
two fundamental categories which define the identity of the classic itself: an ideal
of ordered equilibrium and the capacity to evolve from previously existing elements.
On one hand, there are proportion and balance, human surrogates of happiness in
a paradise lost. On the other hand, there is the interpreting of different languages
in immediately recognizable forms that are universal and shared. The Classic
does not affirm itself in breakthroughs. Rather, it is the result of the slow work
of refinement. Although the Classical canon sets itself as the universal model
to imitate and reproduce, it is in turn a new interpretation of previously existing
A stretto rigor di termini, l’età del Classico è solo una breve parentesi della storia
che si apre in Grecia a cavallo fra la metà del V secolo e la fine del IV secolo a.C.,
più precisamente dall’inizio dell’età di Pericle (449 a.C.) fino alla morte di
Alessandro il Grande (323 a.C.). In tutto 128 anni che hanno però segnato per
sempre la cultura, il gusto e gli ideali della nostra civiltà. A definire l’identità stessa
della classicità sono due categorie fondative: un ideale di ordinato equilibrio e una
capacità di evolvere a partire da elementi preesistenti. Da un alto la proporzione
e la misura quale surrogato umano della felicità di un paradiso perduto; dall’altro
l’elaborazione di linguaggi diversi in forme immediatamente comprensibili,
universali e condivise. Il Classico non si afferma con l’irruenza dell’invenzione,
piuttosto è l’esito di un lento lavoro di affinamento. Pur ponendosi quale modello
universale da imitare e riprodurre, il canone Classico è a sua volta una
rielaborazione di stilemi già esistenti. Massimo artista dell’Atene classica,
Classico è un termine con il quale
si intendono cose spesso diverse e contraddittorie:
uno stile di intramontabile eleganza,
un bel modo per nobilitare il passato,
un’idea capace di resistere
all’usura del tempo.