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Taif became a standard part of the Barovier&Toso collections in 1985 and
it did more than mark a major change in the habits of Murano. It had the
power of the monochrome and it even modified the very perception of
the chandelier which looked as if it were one solid piece. Barovier&Toso lucidly
focused on this modern impetus when updating Taif’s range of colors.
Along with black and red, Barovier&Toso experimented with the strength of bright,
full, cheerful colors which made the glass as tempting as a cocktail: from the
loudest orange to the softest milky white. Vivid colors solidified its volume
in a homogeneous luminosity.
The idea behind this book was born precisely from the unique quality of how
Murano glass turns color into volume and shape. The book not only illustrates
episodes in the product’s whole history, from the first manufacturing phases to
definitive installation, it also establishes a bridge with other, equally emblematic
and representative objects of contemporary design and culture. Though these
objects may be precious or everyday, extraordinary or functional, they all however,
have similarities: immediate recognition and originality of design, a balanced
equilibrium of invention and tradition, and carefully focused attention on details
and materials. In a word, these are authentic design Classics.
Since the colors are used as a semantic code, the volume suggests a hypothetical
mythology of the modern, locating Taif at the center of a network of relations and
cross-references. This itinerary runs through the very idea of quality and the culture
of making something, between pleasure and emotion, between luxury and
practicality. This is not so much a manual on beauty as much as it is an evocative
pattern book of contemporary taste where the images are suspended in artificial
pictures. This voyage is every bit as real as it is fantastic, in a world that can
transform needs into desires.
Entrato stabilmente a far parte delle collezioni Barovier&Toso nel 1985,
Taif non segna solo uno scarto rispetto alle consuetudini muranesi, bensì
con la forza del monocromo modifica la percezione stessa del lampadario,
che si presenta come una forma solida e unitaria. Un tratto moderno,
che Barovier&Toso ha messo lucidamente a fuoco nel momento in cui è stato
impostato un aggiornamento della gamma cromatica di Taif. Accanto al nero
e al rosso, Barovier&Toso sperimenta la forza di colori pieni, luminosi, allegri, che
rendono il vetro goloso come una cialda di zucchero: dall’arancione più squillante
alla pastosità del bianco opaco. Colori saturi, che solidificano il volume in una
omogenea luminosità.
L’idea di questo libro nasce proprio dalla qualità peculiare del vetro di Murano,
che fa del colore un volume e una forma. Il libro non è solo il racconto che
ripercorre l’intera storia del prodotto, dalle prime fasi di lavorazione sino alla
definitiva installazione, quanto un dialogo a distanza con altri oggetti altrettanto
emblematici e rappresentativi della cultura e del design contemporaneo.
Oggetti preziosi o quotidiani, straordinari o funzionali tutti però accomunati
da un’immediata riconoscibilità, da una originalità del disegno, da un bilanciato
equilibrio di invenzione e tradizione di dettagli e di cura dei materiali.
In una parola, degli autentici Classici del progetto.
Usando i colori come un codice semantico, il volume suggerisce una ipotetica
mitologia del moderno, collocando Taif al centro di una rete di relazioni e di
rimandi: un itinerario attraverso l’idea stessa della qualità e della cultura del fare,
fra piacere ed emozione, fra lusso e praticità. Non un manuale del bello, piuttosto
un evocativo galateo del gusto contemporaneo che le immagini fissano in quadri
artificiali e sospesi. Un viaggio tanto reale quanto fantastico in un mondo capace
di trasformare i bisogni in desideri.