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INTRO
INTRO
by Stefano Casciani
TYPES AND MATERIALS,
RESEARCH AND PRODUCTION
The rooms of the home may return to their traditional func-
tions, but this does not rule out – and even stimulates – the
challenge to update other types, forms and details of objects
and furnishings, which together create the domestic identity.
Having begun precisely with the pursuit of new forms
for the creations of cabinetmaking in the great Italian
tradition, over the years the production of Maxalto has
shaped its identity with the perfection of fine materials:
they include the use of wood, in varieties such as Wengè,
which Citterio was one of the first to widely explore.
Together with modern classic forms inspired by Art
Deco elegance, this approach has set many of the fur-
nishings of Maxalto apart over the long term.
Nevertheless, even the most successful materials need
to be taken towards new possibilities. So for the Alcor
series of cabinets and tables, the latest collection reprises
the use of Chilean Tineo wood, with a damier (checker-
board) motif. There are more metal structures to sup-
port the tables and cabinets, in cast aluminium treated
with finishes that make it resemble burnished bronze:
due to their great attention to detail, these structures
bring yet another classic-modern reference to mind,
the artistic skill of Diego Giacometti – brother of the
more famous Alberto – creator of extraordinary bronze
furniture, at times as a collaboration between the two.
Great attention to detail has also gone into the forms
and coverings of the new Apollo, Aurae, Amoenus Soft
and Otium Soft sofa series: particular stitching stands
out on the more palpably structured textiles at times
with a geometric pattern, and on the leather coverings,
with a different version for almost every model.
The painstaking workmanship, however, does not
preclude application of the industrial know-how of B&B
Italia, visible for example in certain structures that
suggest those of the Caratos seating: series already in
production that nevertheless fit perfectly into the latest
collection. The objective of a unified catalogue seems to
have been pursued and achieved, and the idea of a grand
Maxalto home made of many “communicating rooms”
is again materialized.
TIPI E MATERIALI,
RICERCA E PRODUZIONE
Le stanze della casa possono tornare alle funzioni tradizio-
nali, ma questo non esclude, anzi stimola la sfida a rinno-
vare altri tipi, forme, dettagli di oggetti e mobili, che tutti
insieme creano l’identità domestica.
Iniziata proprio con la ricerca di nuove forme per
le lavorazioni di ebanisteria della grande tradizione
italiana, la produzione Maxalto ha creato negli anni la
sua identità con l’aggiungersi nel corso del tempo
di materiali pregiati: tra questi l’uso del legno in essenze
come il Wengé, che Citterio ha ampiamente sperimentato
per primo e che insieme alle forme classiche moderne
ispirate all’eleganza Art Deco ha distinto a lungo più
mobili Maxalto. Eppure anche i materiali con più suc-
cesso hanno bisogno di essere accostati a nuove possibi-
lità. Così l’ultima collezione riprende per la serie
di contenitori e tavoli Alcor il caratteristico legno cileno
Tineo, con un motivo damier (a dama). Aumentano
le strutture metalliche di supporto a tavoli e contenitori,
in fusione d’alluminio, trattato con finiture che lo fanno
assomigliare a un bronzo brunito: per la cura dei detta-
gli in queste strutture viene in mente ancora un riferi-
mento classico-moderno, la sapienza artistica di Diego
Giacometti - fratello del più famoso Alberto - creatore
di straordinari mobili in bronzo, a volte in collaborazio-
ne tra i due. Anche nelle forme e nei rivestimenti delle
nuove serie di divani Amoenus, Auræ, Otium molta
attenzione è data ai dettagli: su materiali tessili più
strutturati e caratterizzati a volte da un disegno geo-
metrico si distinguono cuciture particolari, quasi una
diversa per ogni modello, fino alla combinazione di
inserti tra pelle (o cuoio) e tessuto.
Tanta cura del dettaglio per l’esecuzione artigianale
non esclude però l’uso del know-how industriale B&B
Italia, che è riconoscibile ad esempio in certe strutture,
che richiamano quelle delle sedute Caratos: modelli già
in produzione e che pure si inseriscono nell’ultima col-
lezione. L’obiettivo di un catalogo unitario sembra per-
seguito e raggiunto, l’idea di una grande casa Maxalto
fatta di tante “stanze comunicanti” si materializza ancora.
MODERN NEO-CLASSICS
OF INTERIOR DESIGN
For Citterio, to formulate a new collection that treasures
classic interior atmospheres while inventing new ones means
rethinking the very nature of our models of living, every
single time.
Born and raised on the idea of Piero Ambrogio Busnelli
and Afra & Tobia Scarpa – re-design the modern tra-
dition, reinvented through very refined craftsmanship
(above all in the forms of wood as a preferred material) –
with the work of Antonio Citterio the Maxalto furniture
has reached the point of embodying a catalogue
of modern neo-classics. Modern because it is ideally
linked to the visions of the most libertarian masters like
Jean-Michel Frank, with respect to the excessive rigor
of Le Corbusier or Mies van der Rohe. Neo-classics,
because their forms and finishes are filtered by the con-
temporary perspective of an Italian architect.
The cultural roots are important, and the humanistic
orientation of the designer is essential to approach
the various scales with the same artful intelligence.
While he designs the construction of brand new build-
ings, infrastructures or entire skyscrapers, Citterio is
well aware of the fact that in interiors, for many reasons,
the forms and types of the furnishings always change
more slowly, without radical breaks with the past.
The alternative rituals of living in “revolutionary” times
like the late 1960s, the ideas of multifunctional and
communitarian environments, the utopia of “design for
everyone,” have been followed by a phase of rethinking
that still continues today.
The home and its traditional spaces – living rooms,
dining rooms, bedrooms – return to their status as a
nucleus of social interaction, with some big difference. In
those same spaces, also thanks to an exceptional accelera-
tion of technology, it is now possible to have both personal
and electronic communication: to have a dialogue over
great distances, to interact with sophisticated devices, or
simply to rediscover the dimension of play, enjoyment,
conversation. In this domestic scenario that is undoubt-
edly more complex than in the past, Maxalto’s idea of a
classic modernism (or a modern classicism) conserves
its value in the existing models; but the new products for
2020 designed by Citterio, like the entire corporate sys-
tem that lies behind and around them, organically evolve
to the point of revealing a project of interior culture
updated to adapt to the changes in our lifestyles.
A multiplication of types, materials, coverings, fabrics,
forming a coherent whole in a collection incorporated in
previous collections; yet in terms of breadth and variety,
it almost seems to constitute a new identity for all the pro-
duction, for the entire company and not just its catalogue.
NEO-CLASSICI MODERNI
DELL’INTERNO
Concepire una nuova collezione, che integra quelle esistenti
e insieme inventa altre atmosfere d’interni, per Citterio
significa ripensare ogni volta la natura stessa dei modelli
dell’abitare.
Nati e cresciuti dall’idea di Piero Ambrogio Busnelli
e Afra e Tobia Scarpa - rifarsi alla tradizione moderna,
reinventata attraverso una raffinatissima esecuzione
artigiana (soprattutto nelle forme del legno come mate-
riale eletto) - i mobili Maxalto con il lavoro di Antonio
Citterio sono arrivati a comporre un catalogo
di neo-classici moderni. Moderni perché idealmente
legati a visioni di Maestri più libertari come Jean-
Michel Frank, rispetto al troppo rigore di Le Corbusier
o Mies van der Rohe: neo-classici perché filtrati nelle
forme e nelle finiture attraverso lo sguardo contem-
poraneo di un architetto italiano. Le radici culturali
sono importanti, l’impronta umanistica del progettista
è essenziale per affrontare le diverse scale con la stessa
intelligenza del disegno. Mentre progetta la costruzione
di edifici nuovissimi, infrastrutture o grattacieli interi,
Citterio sa bene che negli interni, per molte ragioni,
forme e tipologie dei mobili cambiano sempre più lenta-
mente, senza clamorose fratture col passato. Ai rituali
alternativi dell’abitare in tempi “rivoluzionari” come
il ‘68, alle idee di ambienti polifunzionali e comunitari,
all’utopia del “design per tutti”, è seguita una fase di
ripensamento che ancora dura.
La casa e i suoi ambienti tradizionali - soggiorni, sale
da pranzo, stanze da letto - tornano ad essere il nucleo
dell’interazione sociale, con la grande differenza che negli
stessi spazi, grazie anche a un’accelerazione tecnologica
fortissima, è possibile la comunicazione personale ma
pure quella elettronica: dialogare anche a grandissime
distanze, interagire con attrezzature sofisticate, o sem-
plicemente ritrovare la dimensione del gioco, del diverti-
mento, della conversazione.
In questo scenario della casa certamente più complesso
di un tempo, l’idea Maxalto di un modernismo classico
(o di un classicismo moderno) mantiene il suo valore
nei modelli esistenti: ma le nuove produzioni per il 2020
disegnate da Citterio, come tutto il sistema d’impresa
che sta loro dietro e a fianco, si evolvono organicamente
fino a mostrare un progetto di cultura dell’arredamento
aggiornato ai cambiamenti dell’abitare.
Aumentano le tipologie, i materiali, i rivestimenti,
i tessuti: si forma un insieme coerente, una collezione
che si integra con quelle precedenti, ma che per ampiez-
za e varietà fa pensare quasi a una nuova identità di
tutta la produzione, dell’intera azienda e non solo del
suo catalogo.
Timeless future: the rooms of the Maxalto world