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Il fatto curioso è che non si limitava solo ai mobili, pure gli animali indicava:
cani, gatti, serpenti, colombe, tigri, leoni, elefanti, lupi. Avrebbe potuto giurare
al mondo che tutte queste meraviglie erano dall'altra parte del tubo, proprio lì,
colpa delle braccia corte e non per difetto d'astronomia se fino a quel giorno
non riusciva a toccarli. Fosse stato buio in quel momento d'incertezza, avreb-
be invitato il magistrato a guardare meglio. Purtroppo era mattino
e i tamburi che accompagnavano le parole della corte, mentre si pronunciava
la sentenza, battevano a ritmo troppo lento per accelerare il cammino del
sole. «Più forte, più forte» continuava a ripetere Bartolomeo stando attento
però che le parole restassero sulla punta della lingua. Cercava di spingere con
la forza del pensiero il disco arroventato che invece pareva essersi
fermato nel cielo solo per fargli un dispetto, per assistere all'esecuzione di un
uomo menzognero che si era permesso di raccontare fandonie agli uomini.
Che brutta fine, pensò Bartolomeo, morire senza essere creduto è peggio non
essere mai nato. Il sole, quel giorno, non fece in tempo a raggiungere
il punto più alto del cielo che il corpo di Bartolomeo era stato già buttato in
una fossa vicina al luogo dell'esecuzione. C'era una folla di curiosi ad assi-
stere, ma nessuno ebbe la forza di gridare quando arrivò il momento supremo
perché è probabile che lì, davanti a lui, ci fossero molti di quelli che avevano
pagato la moneta per ficcare gli occhi nel tubo di metallo. Di questo male-
detto strumento non si seppe più nulla. Forse fu dimenticato nello scantinato
della prigione, forse distrutto in uno dei numerosi saccheggi che il palazzo
dovette subire nel corso degli anni. E le visioni che era in grado di spalancare
furono considerate fantasie di un uomo senza passato e senza età. Almeno
fino a quando cessarono di essere fantasie e acquistarono materia, diventaro-
no città con le case affusolate come alberi o poggiate sulle acque di un mare
senza onde o con le cupole tonde e dorate alla luce di un lento tramonto.
Sarebbe stato importante che Bartolomeo fosse presente, quando tutto que-
sto fu annunciato, ma a quel punto il suo nome era stato dimenticato.
The curious thing was that he wasn’t limited just to furniture, he could point
out animals too: dogs, cats, snakes, doves, tigers, lions, elephants, wolves.
He would have sworn up and down to the world that all of these marvels existed
there, right there, at the end of the tube. If he wasn’t able to touch them yet,
it was not the fault of astronomy but because his arms were too short.
If it had been dark precisely at that uncertain moment, he would have asked
the magistrate to take another look. But unfortunately it was morning, and
the drums being beaten to accompany the court as it pronounced its sentence
were beaten too slowly to speed up the steps of the sun. «Faster, faster,»
Bartolomeo repeated, taking care however that the words stayed on the tip
of his tongue. He tried pushing the burning disc forward with the strength
of his mind, but the sun seemed to stop midway just to spite him, so it could
witness the execution of a mendacious man who allowed himself to tell false-
hoods to other men. What a horrible fate, Bartolomeo thought. To die without
being believed is worse than never having been born. The sun, that day, did
not even reach the highest point in the sky before the body of Bartolomeo was
thrown into a ditch near the place where he was executed.There had been
a small crowd of onlookers, but no one had the strength to call out during the
final moment, because it was likely that some of them were the same peo-
ple who had paid him for a look through the metal tube. What became of this
wretched instrument? No one knows. Perhaps it lay forgotten in the cellars
of the prison, or destroyed later in one of the many times the building was
sacked. And the visions it unleashed were considered the fantasies of a man
without a past and with no age. At least until they stopped being fantasies and
started to come true, and became cities with houses that tapered like trees,
or floating on a waveless sea, or with rounded domes kissed by the golden light
of a slow sunset. It would have been important for Bartolomeo to have been
there when all of this happened, but by that time his name had been forgotten.
The life of astronomer Bartolomeo Arcilaso, discoverer of future cities
Giuseppe Lupo