“A volte ritornano”,
potrebbe trattarsi del
titolo di un noto libro
lanciato a fine anni 70,
in realtà questo ritorno
riguarda l’ampia tendenza,
sia in architettura sia nel
design, di esplorare il
passato per recuperare
la memoria storica degli
oggetti.
Quando disegna la sedia Young Lady, l’esercizio di
Paolo Rizzato non è confrontarsi con movimenti
come Neoliberty capitanato alla fine degli anni 50
dagli architetti Guido Canella, Roberto Gabetti e
dal progettista della Torre Velasca ed ex direttore di
Casabella E.N. Rogers, e non era nemmeno sostegno
morale o materiale all’anarchia stilistica promossa in
Italia dall’architetto Aldo Rossi nel decennio seguente.
Prodotta da Alias nel 1993, la seduta Young Lady
è sintesi del dominio tecnologico al cospetto
dell’obsolescenza artigianale, e virtuosa celebrazione
dei principi “vernacolari”.
L’opera di Paolo Rizzato rappresenta per il design, ciò
che la Winton Guest House per l’architettura, infatti
Frank Ghery per la proprietà commissionata da Mike
e Penny Winton si ispira all’arte di Giorgio Morandi,
con cui affianca per ciascuna delle 6 diverse forme
geometriche un materiale differente, creando una
composizione scultorea, che sarà definita architettura
decostruttivista.
De Fusco nel suo libro “Made In Italy: Storia del Design
Italiano” riassume il capolavoro di Rizzato con una
citazione di Vanni Pasca “…storia, tecnica e razionalità.
I suoi oggetti mostrano quell’attenzione alla memoria
che non è nostalgia né riferimento alla storia intesa come
brica-àbrac di forme, ma è rifiuto della superstizione del
nuovo”.
“Sometimes They Come Back” could be the title of a celebrated
book published in the late 1970s, but, in actual fact, the
comeback we have in mind is the widespread tendency of
architects and designers to look to the past to preserve the
historical memory of an object.
In designing the Young Lady, Paolo Rizzatto was not thinking
of distancing himself from schematised movements, such as
the Neoliberty movement led in the 1950s by architects Guido
Canella and Roberto Gabetti and E.N. Rogers, the designer
of the Velasca Tower, nor was he trying to provide moral or
material support to the stylistic anarchism promoted in Italy by
architect Aldo Rossi during the course of the following decade.
Produced by Alias in 1993, Young Lady is a synthesis of
technological domination vis-à-vis artisan obsolescence, and a
virtuous celebration of "vernacular" principles.
In some ways, Paolo Rizzatto's creation brings to mind an
architectural work halfway between post-modernism and
deconstructionism, where the material takes on a sculptural
quality while retaining aspects to do with the memory of
tradition.
In his book "Made in Italy, History of Italian design", De Fusco
summarises Rizzatto's masterpiece by quoting Vanni Pasca “…
history, technique, rationality. His objects reflect that attention
to memory which is neither nostalgia for, nor a reference to,
history conceived as a bric-à-brac of shapes, but clearly amounts
to a rejection of the superstition of the modern”.
YOUNG LADY
Paolo Rizzatto