“E’ lunga come il purgatorio,
scura come il temporale, la scala
che ti porta al grande vecchio della
montagna, lassù sull’Altopiano di
Asiago. Quattromilaquattrocento
quarantaquattro gradini, ripidi
da bestie, faticosi già a nominarli.
Partono dalla Val Brenta, sotto picchi
arcigni, nel punto dove la valle -
per chi viene da Bassano - sembra
spaccarsi in due, all’altezza di un
paese chiamato Valstagna, con la
sua muraglia di vecchie case a filo
d’argine. L’erta prende la spaccatura
di sinistra e brucia in un lampo 810
metri di dislivello.
Si chiama «Calà del Sasso» ed è una
delle opere più fantastiche delle Alpi”
( da “La leggenda dei monti naviganti” – Paolo Rumiz )
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Aldo Bernardi