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BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ 2021
RUBELLI
LA RESPONSABILITÀ SOCIALE
Il palazzo è il luogo privilegiato di conservazio-
ne dell’Archivio Storico Rubelli e della Collezio-
ne Alessandro Favaretto Rubelli.
Quest’ultima raccoglie oltre 3.000 documenti
tessili tra cui drappi, teli, frammenti, tessuti di
arredo liturgico, costumi d’epoca, campionari.
Inoltre, sono presenti circa 13.000 campioni
tessili provenienti da manifatture dismesse. In
un arco cronologico che va dal XV al XX seco-
lo, la raccolta testimonia la storia del tessuto
non solo europeo, ma anche orientale, preco-
lombiano e africano.
L’Archivio Storico Rubelli è costituito da più
di 50.000 manufatti tessili fra campioni, teli,
mazze, filzuoli, passamanerie, corredati da ol-
tre 1000 messe in carta e disegni preparatori
alla realizzazione dei tessuti.
Assieme ad un cospicuo nucleo di documenti
(lettere, registri, atti contabili, ecc.) e fotogra-
fie, l’archivio testimonia l’ininterrotta attività
dell’azienda dal 1889, anno della sua nascita, ai
giorni nostri.
Una delle raccolte più prestigiose dell’Archi-
vio Storico Rubelli è la Collezione velluti nella
quale si possono ammirare centinaia di velluti
“soprarizzi” veneziani rielaborati e riprodotti
negli anni Venti del Novecento con motivi de-
corativi tratti dal repertorio classico sasanide,
bizantino, rinascimentale “ad inferriata”, ba-
rocco a “giardino”. Essa dimostra l’eccellenza
raggiunta da Rubelli – che fino agli anni Ses-
santa aveva nella città lagunare ben 60 telai da
velluto a mano – nella riproduzione dei velluti
cinquecenteschi che resero Venezia famosa in
tutto il mondo.
Il velluto Punteggiato, creato da Gio Ponti in
occasione della Biennale di Venezia del 1934,
è fra i tessuti iconici dell’Azienda, da sempre
pronta a collaborare con grandi artisti, desi-
gner e architetti.
La Fondazione valorizza il suo patrimonio nel
Museo Storico Rubelli attraverso un’esposi-
zione a rotazione di percorsi tematici guidati e
curati da esperti della materia.
Aprendo un cassetto dopo l’altro scorre sotto
i nostri occhi una mirabile testimonianza della
storia dell’arte tessile: dai reperti precolom-
biani passando per la maestosa severità dei
tessuti rinascimentali, la sontuosa produzione
tessile barocca, gli estrosi bizarres, le esotiche
chinoiseries, le ricche partiture dei tessuti “a
meandro”, i grafismi degli chiné à la branche,
fino ad arrivare agli austeri rigati dell’ultimo
scorcio dell’Ottocento e alle modernissime re-
alizzazioni contemporanee.
La Fondazione offre l’ingresso gratuito al pub-
blico per la visita e consultazione del materiale,
anche con lo scopo di venire incontro ad esi-
genze e curiosità di studenti, professori e pro-
fessionisti del settore.