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resa possibile dall’affermazione di
quei “nuovi illuminismi” proposti
dalla campagna di lancio di MultiPot
nel 2005.
Francesco Morace
Negli anni che sono trascorsi
dalla nascita di MultiPot (2005)
abbiamo vissuto un cambiamento
radicale, paradigmatico: abbiamo
sostituito la Tv, scambiato opinioni
e pensieri digitali, imparato a
portare in tasca la potenza di un
super computer, distribuito nel
mondo e a costo zero le immagini
della nostra esperienza. Tecnologia
e innovazione sono diventati come
l’aria che respiriamo. Una presenza
necessaria e inevitabile, di cui le
persone riconoscono l’indiscutibile
utilità. MultiPot in questi anni così
“diversi” ha saputo inserirsi nello
spirito del tempo nuovo, diventando
un vaso per coltivare le energie
vitali. Un destino che accomuna i
prodotti che segnano un’epoca e
diventano archetipi comportamentali
come l’iPhone di Apple o il click su
Google, come il like di Facebook
o il selfie di Instagram. Tutto solo
in pochi anni, nei quali è esplosa la
sfida digitale, con l’affermazione di
nuovi strumenti e comportamenti.
Come raccontano Dante Donegani
e Giovanni Lauda, i designer
che concepirono il prodotto,
“Stava esplodendo l’era digitale
nell’elettronica di consumo (oltre ai
cellulari e ai Blackberry, erano nate
le macchine fotografiche digitali e
l’iPod) e non c’era una ‘casa’ per
ospitare tutta questa elettronica
mentre si ricaricava e dove ritrovarla
a colpo sicuro. L’illuminazione
venne da lì”. MultiPot è stato quindi
un raggio di luce in un’epoca che
vede ogni individuo inesorabilmente
interconnesso e concentrato sulla
propria individualità, ma anche
sui propri amici e conoscenti. Gli
oggetti tecnologici estendono il
sé di ognuno di noi nel fare, nel
coltivare emozioni estetiche, nel
creare relazioni: compagni di
vita incorporati nel nostro sentire
quotidiano. Il MultiPot ha intuito
tutto questo più di dieci anni fa,
proponendosi come facilitatore
energetico del quotidiano. Così
MultiPot è diventata l’icona di un
decennio, un oggetto semplice e
raffinato, l’immagine semplice e
avanzata del design e della coolness,
campeggiando sulla scrivania della
mitica direttrice di Vogue America,
Anna Wintour, a cui è ispirato
il libro e poi il film Il diavolo
veste Prada. Nel 2015, MultiPot+
ha aggiunto l’esperienza della
luce, del colore, dell’emozione di
qualcosa sempre più legato al sé e
alla sfera personale. MultiPot+ ha
integrato la propria fruizione con
una nuova temperatura emotiva,
attraverso il gioco della luce che
crea nuove atmosfere. Ciò permette
intrattenimento sensoriale e
semplificazione quotidiana ma anche
sorpresa, gioco e innovazione. La
luce e l’energia diventano, in questo
modo, parte integrante della nostra
vita quotidiana, senza perdere
quell’aura di meraviglia innovativa
che per tanti decenni ha incarnato il
sogno della modernità più avanzata.
Il prossimo futuro è tutto da
scoprire, ma una cosa è certa: sarà
all’insegna di una felicità quotidiana
MultiPot+