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Le Ciminiere d’Italia
Le ciminiere fanno parte del
paesaggio italiano così come i
campanili, le torri, le cupole, i tetti
dei casolari... Sono segni carichi di
storia, ricordi di progressi civili e
conquiste sociali. Alcune ciminiere
sono ancora in funzione, simbolo
di un made in Italy operoso e
competitivo. Molte ciminiere invece
sono spente, perché in conflitto
con le convenienze economiche e
la salvaguardia dell’ambiente. Sono
le testimoni mute di un passaggio
epocale che assiste alla fine della
modernità, in attesa di un mondo
nuovo che verrà. Un mondo che non
brucia, non fuma e non inquina e
sostituisce le ciminiere con le pale
eoliche e le Silicon Valley.
Un mondo al cui centro non c’è più
la fabbrica e in cui il design non si
chiama più industrial design.
Dal finestrino dell’auto o del treno il
nostro sguardo distratto si volge su
di loro. Spente o fumanti, in mattoni
o in calcestruzzo, cerchiate di rosso
o decorate a scacchi bianchi e neri,
svettano come colonne antiche nei
paesaggi di Brescia est, Metanopoli,
Taranto o Bagnoli. Sono belle
anche in miniatura, archeologie o
giocattoli da salotto, utilizzate come
camini di luce generata da potenti
LED che risparmiano energia,
per rischiarare le nostre case e
illuminare le nostre memorie.
Giovanni Lauda
Smokestacks are a constant of
the Italian landscape as much as
bell–towers, cupolas and the roofs
of country houses are... They are
signs steeped in history, mementoes
of civil progress and of social
conquest. Some smokestacks are
still in operation, symbolising the
busy and competitive Made in Italy
spirit. Many smokestacks instead
have been abandoned, because they
clash with economic convenience
and with environmental protection.
They are the mute witnesses of an
epochal passage that sees the end of
modernity, waiting for the new world
that will come, a world that does not
burn, does not smoke and does not
pollute, replacing smokestacks with
wind farms and Silicone valleys.
A world at the centre of which
there no longer stands the factory,
and in which design is no longer
called industrial design. Through
the windows of cars or trains, our
distracted gaze turns to them. Turned
off or smoking, made of bricks or of
cement, ringed in red or chequered
black and white, they rise like ancient
columns above the scenery in Eastern
Brescia, Metanopoli, Taranto or
Bagnoli. They are beautiful even
when miniaturised, like living
room archeologies or toys, used
as chimneys of light generated by
powerful LEDs that save energy, to
light up our homes and illuminate our
memories.