How was the Action Design project born?
In the mid-eighties in Italy, Design was in its full expansion. All around the globe, Italian design was recognized and
imitated. Despite that, this constant research of new shapes failed to show coherence over time. In this context,
my father, Mario Morbidelli (founder of Naos) imagines a new scenario: with a group of designers research, realize,
and propose a collection of interior design accessories with a common trait of movement.
This is Naos origin.
What were the elements of that first collection?
It was about a dozen extendable tables and coffee tables, able to transform in shape through original moving
mechanisms. On one hand, Naos designed the future, interpreted as a conscious progression from static and
self-referential formality. On the other hand, Naos faced the present, researching a new area in the market: interior
design able to animate our homes.
Which designers were involved?
Initially, Arnaldo Gamba and Leila Guerra’s studio—almost immediately sustained by Donato D’Urbino and Paolo
Lamazzi, whose designs in the Italian style of the seventies are still displayed today at New York’s Museum of
Modern Art (MOMA). Denis Santachiara, creator of iconic objects in the nineties, joined the group together with
the ironic touch of Mario Merenco. Then Giusy Mastro came aboard, with a study on seating solutions, followed
by Yoshiharu Hatano, who added to our tables a new graphic linearity inherited from the sophistication of his
Japanese background.
“Mechanics of movement” define Naos brand’s unicity.
Correct, moving mechanisms are the source of invention that still today characterize our entire process. Those
mechanisms allow a wide range of movements in the living space—not simply extending, but also shifting the tops
in different directions, raising or dropping them, opening or closing them, and so forth. All of this with extremely
simple gestures. The originally hidden mechanisms, engraved in the structure in some recent products, are visually
exposed to emphasize the value of a “domestic aesthetic machine”. Furthermore, some of them are equipped with
remote controls and wireless controls that open new scenarios for research.
To these ingenious machines, you can match your choice of materials.
Naos encompasses a profound productive know-how, with cutting edge galvanization plants. Chromed metal and
stainless steel are then our favorite materials, usually paired with different shades of crystal. But of course we
love to combine it also with other materials, work with different finishes—for example the lightness of aluminum,
sometimes wood, recently ceramic.
Those are all elements that enrich your work with a strong identity and a rigorous, solid, consistent product.
We believe that the use of those materials conveys the most correct interpretation of our products. Our objects
belong in the contemporary furniture category, with a strong visual impact corresponding to a unique concept of
interior design. The quality of our production is explicitly expressed with the consistency of the materials.
We are dealing with “difficult” materials to produce.
This is another plus. Many brands are producing extendable steel and crystal tables. But ours are inimi-tables. To
be able to connect two crystal tops with a fluid movement and a simple gesture is pure engineering. A while ago,
some clients asked if a German constructor was behind our machines. Actually, everything is strictly and proudly
Made in Italy.
This suggests a “system of core values” beyond the product that encompasses a productive philosophy.
This is the great mission of Action Design. The idea of movement is intrinsic to the product. In a way, it is the
expression of a more intimate, moving identity of the brand. Not only our products can move; movement is also
our company philosophy. In a global, variable, fluid market—with an increasing dynamism—it’s important that the
flow of our conceptual work is continuous, diverse, but coherent. Flow is movement: movement is Action Design.
Come nasce il progetto dell’Action Design?
Alla metà degli anni ’80, nel nostro paese il design industriale era in piena fase espansiva. Veniva riconosciuta in
tutto il mondo la qualità produttiva e la ricerca formale delle aziende del design italiano. Tuttavia questa positività
indusse a distorsioni, sino alle derive di un formalismo astratto o ingiustificato, non sempre premiato dal pubblico.
In questo contesto mio padre Mario Morbidelli ( fondatore di Naos ) immagina un nuovo scenario ed insieme ad un
piccolo, prestigioso, gruppo di designer sperimenta, progetta e propone una collezione di complementi d’arredo
accomunati da una particolare caratteristica: il movimento.
E’ cosi che nasce Naos.
Da cosa era costituita quella prima collezione?
Si trattava di circa una dozzina tra tavoli e tavolini che si estendevano, si ampliavano, si trasformavano
sincronicamente mediante insoliti, originali meccanismi di movimento. Naos da un lato progetta il futuro cioè
un superamento delle innumerevoli derive del formalismo fine a se stesso, dall’altra tocca con mano il presente
che richiede di trovare un’area meno battuta, un’apertura di un mercato prima inesplorato: oggetti d’arredo che
animano la nostra casa.
Quali designer furono coinvolti?
Inizialmente lo studio Arnaldo Gamba e Leila Guerra a cui si affiancarono quasi da subito Donato D’Urbino e Paolo
Lomazzi, continuatori delle esperienze dell’Italian Style degli anni ’70, con cui avevano ottenuto riconoscimenti
internazionali, con oggetti tuttora presenti al Moma di New York. Si sono poi aggiunte le esperienze con Denis
Santachiara, inventore di oggetti icona negli anni ’90, con Mario Marenco, ironico inguaribile anche nell’immaginare
un tavolino e poi Giusy Mastro che ha ampliato la nostra collezione con uno studio sulle sedute, ed ancora
Yoshiharu Hatano che ha attribuito al disegno dei nostri tavoli un nuovo rigore grafico, che proviene dalla
sofisticata essenzialità della sua cultura d’origine, il Giappone.
Alla base della riconoscibilità del marchio Naos ci sono le meccaniche del movimento.
È vero i meccanismi di movimento sono l’invenzione da cui parte il progetto e che tuttora contraddistingue tutta
la produzione. Tali meccanismi consentono al prodotto di muoversi all’interno dello spazio abitativo, non solo
estendendosi come per i tavoli allungabili, ma anche spostando i piani in varie direzioni, alzandoli o abbassandoli,
aprendosi e chiudendosi e così via. Tutto ciò con gesti semplicissimi.
I meccanismi di movimento originariamente occultati all’interno delle strutture, in alcuni prodotti più recenti
vengono esposti visivamente a enfatizzare l’aspetto di “macchina estetica domestica”.
In più, alcuni di loro, oggi sono stati dotati di comandi remoti, telecomandi wireless, che aprono nuovi scenari alla
ricerca.
A questi ingegnosi meccanismi si associa poi la scelta dei materiali.
Naos possiede un profondo know how produttivo, con impianti di galvanizzazione d’avanguardia. Metallo cromato
e acciaio sono quindi le materie principali associate al cristallo nelle varie colorazioni. Ma non mancano gli
accostamenti con altre materie, altre finiture, la leggerezza dell’alluminio, più raramente il legno, di recente la
ceramica.
Tutti elementi che conferiscono al prodotto un’identità di oggetto rigoroso, solido, consistente..
Siamo convinti che l’uso di questi materiali consenta di interpretare i nostri prodotti nel modo più corretto. Oggetti
che fanno parte a pieno titolo dell’area del mobile contemporaneo, con un forte impatto visivo, corrispondente
a una particolare idea di arredo in cui il valore e la qualità produttiva sono esplicitamente rappresentati, per la
consistenza dei componenti.
Si tratta tuttavia di oggetti “difficili” da produrre.
Questo è un altro dei nostri plus. Sono in tanti a fare tavoli estensibili in acciaio e cristallo. Ma i nostri sono
“inimitable”. Far congiungere due piani in cristallo con un movimento fluido e con un gesto semplicissimo,
è pura ingegneria costruttiva. Sino a qualche tempo fa capitava che i nuovi clienti con cui entravamo in
contatto pensassero che dietro la nostra tecnologia costruttiva ci fosse un’azienda tedesca. Ed invece è tutto
rigorosamente e orgogliosamente Made in Italy.
Tutto questo fa pensare ad un “sistema di valori” che va oltre al prodotto e coinvolge una filosofia produttiva.
È questa la grande mission dell’Action design. L’idea di movimento connaturata al prodotto in un certo senso è
una espressione della più interna identità in movimento dell’azienda Naos . Non è solo il prodotto in movimento ma
un’intera filosofia aziendale. In un mercato globale, mutevole, fluido, con scenari sempre più dinamici è necessario
che il flusso delle sollecitazioni, delle proposte, sia continuo, vario ma coerente. Il flusso è movimento,
il movimento è l’Action Design.
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