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Molteni&C Upholstery Manual
Leather
Pelle
CICLO PRODUTTIVO
Dal macello alla conceria
Le pelli col pelo vengono depilate e trasformate in wet blue, materiale non deteriorabile. Le concerie
in questa fase dividono il grezzo nelle varie scelte a seconda dei difetti della pelle.
Riconcia e tintura
In questa fase si impiegano riconcianti, ingrassi con aggiunta di aniline per conferire alla pelle la
consistenza, l’aspetto ed il colore richiesto dal cliente.
Fino a questa fase il veicolo indispensabile in tutte le lavorazioni è l’acqua che viene impiegata
in grandi quantità e cambiata più volte.
Asciugatura
Questa operazione può essere fatta appendendo le pelli in appositi essiccatoi o inchiodandole su
telai d’acciaio che vengono spinti in un forno oppure distendendole su piastre d’acciaio riscaldato
su cui cala una piastra che crea il sottovuoto ed elimina l’acqua.
Follatura
Per ammorbidire le pelli dopo l'asciugaggio si usano i bottali di follatura. In questi contenitori
rotanti d’acciaio si regola temperatura ed umidità.
Smeriglio
Per determinati articoli il fiore viene asportato con una carta abrasiva al fine di eliminare o ridurre
i segni/ difetti della pelle.
Rifinizione
In questa fase si applica sulla superficie delle pelli, a spruzzo o con appositi cilindri, pigmento e
fissativo. In alcuni casi le pelli più pregiate possono ricevere solo una tintura a spruzzo che rende
più vivo il colore (anilina). Dopo questa lavorazione le pelli ritornano nei bottali di follatura per
essere ulteriormente ammorbidite.
Stiratura
Alla fine del processo le pelli vengono stirate per migliorare l’aspetto, il tatto o per aumentare la
lucentezza.
Palissone
È un macchinario che da morbidezza e distende la pelle attraverso una percussione meccanica
di pioli battenti azionati dall’aria compressa.
Lavorazione
Le pelli vengono controllate, testate, misurate e poi spedite.
Per arredamento di alta gamma solitamente si utilizzano le pelli ottenute dalla lavorazione del
derma suddivise nelle seguenti macro categorie:
1. ANILINA E SEMIANILINA:
sono le pelli più pregiate e costose del mercato insieme al nabuk. La lavorazione non intacca
lo strato superficiale della pelle (quindi il fiore). Sono note per la loro morbidezza, naturalezza
e traspirabilità. Sono pelli tinte all’anilina. Se non viene aggiunta nessuna rifinizione la pelle si
definisce pura anilina, altrimenti se si aggiunge un velo pigmentazione, si definisce semi-anilina.
2. NABUK:
sono pelli caratterizzate da un tatto vellutato e dalla scrivenza, ottenuta attraverso lo smeriglio con
apposite carte abrasive. Sono pelli naturali, senza rifinizione. Sono tra le più pregiate del mercato
perché bisogna fare un ottima selezione del grezzo per non trovare difetti.
3. PIENO FIORE:
sono pelli in cui il fiore non viene ritoccato, però la lavorazione viene completata dall’applicazione
di pigmento applicato a spruzzo che riesce a coprire parte dei difetti superficiali leggeri. La
rifinizione conferisce un aspetto omogeno del fiore. Solitamente la grana si costituisce in botte,
ma è anche possibile applicare una pre-stampa a piccola grana per integrare la grana in botte.
4. FIORE CORRETTO:
si suddivide in mezzo fiore o smerigliato
– MEZZO FIORE: il fiore viene leggermente asportato attraverso una carteggiatura abrasiva
effettuata da una macchina che si chiama appunto smerigliatrice. Anche in questo caso è necessaria
la rifinizione che viene realizzata mediante utilizzo di pigmenti con aggiunta di poliuretano. A
queste pelli solitamente si applica una pre-stampa.
– SMERIGLIATO: il fiore viene asportato completamente. È necessario l’uso del poliuretano a
spruzzo. Questa tipologia di pelli è sempre stampata in finale.
È lo strato superficiale della pelle finita, sul quale
sono ben evidenti i caratteristici forellini lasciati
dai peli dopo la loro asportazione nel calcinaio.
Se questo strato è integro, si parla di "pieno
fiore"; se invece è stato intaccato sia pure poco
mediante smerigliatura, si parla di "fiore corretto".
Fiore