FISIONARTE
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RACCONTI DI LUCE
“… Abbandonai la fresca zona d’ombra ai piedi della stormente siepe per
proseguire lungo un sentiero che mi condusse davanti a uno degli ingressi.
In direzione di un porticato scorsi il padrone di casa intento nel gioco con suo
figlio. Avanzai affinché potesse vedermi. Appena mi riconobbe sorrise, con un
cenno della mano indicò di aspettarlo, quindi girellò lungo la barchessa per
raggiungermi, ci salutammo e mi invitò a seguirlo all’interno della villa.
Mi narrò le origini della sua famiglia e del forte legame che la unisse alla
storia della Serenissima Repubblica di Venezia. Subito il suo tono prese una
sfumatura di mistero: “… Deve sapere che i miei avi pensarono a questa dimora
come a una grande nave. Le ampie stanze destinate al soggiorno degli ospiti,
la peschiera, la riserva di caccia, l’orto, il fienile, la piccola fattoria, gli spazi
interni ed esterni per l’onesto ozio, tutto era pensato per l’autosufficienza, come
peraltro erano concepite le navi mercantili di un tempo
che veleggiavano in mare aperto per mesi prima di un approdo…”
Quei luoghi, espressione piena e profonda di una storia lunga più di cinquecento
anni, illuminarono i miei occhi e nutrirono la mia anima …”
“... I left the cool shady area at the foot of a swishing hedge to continue
along a path that led me to one of the entrances.
In the direction of a portico, I saw the landlord playing with his son. I moved
forward so he could see me. He smiled as soon as he recognised me; with a wave
of his hand, he gestured to wait for him, then wandered along the barn to reach
me. We greeted each other and he invited me to follow him inside the villa.
He told me about his family’s origins and the strong bond that united it to the
history of the Serenissima Republic of Venice. His voice became suddenly tinged
with mystery: “… You must know that my ancestors thought of this house as a
large ship. The large rooms for guests, the fishpond, the hunting reserve, the
vegetable garden, the barn, the small farm, the indoor and outdoor
spaces for honest idleness; everything was designed for self-sufficiency,
like the merchant ships of the past, which sailed in the open sea for months
before they could land...”
Full and profound expression of a history spanning more than five hundred
years, those places would light up my eyes and nourish my soul...”
DOMENICO RINALDI