MARIANO FORTUNY (Granada 1871 - Venezia 1949)
Artista, fotografo, designer…
è difficile individuare quale
aspetto della personalità e dell’opera di
Mariano Fortuny fosse prevalente.
L’intera sua produzione artistica si fonda
su una straordinaria sintesi di epoche,
stili e tecniche, che solo a Venezia,
crogiolo di civiltà, potevano tradursi
nella creazione di oggetti di alto valore
estetico.
Attraverso un percorso filologico che
trae ispirazione dalle nobili radici
dell’arte d’Occidente e dalla magia dei
paesi d’Oriente, Mariano Fortuny
diventa tra gli interpreti più originali
dell’ ”età d’argento” veneziana.
La costante ricerca sull’illuminazione lo
portò a depositare una serie di brevetti,
tra cui il dispositivo per il controllo
dell’intensità della luce, che verrà
adottato dai più prestigiosi teatri del
mondo. Curioso e intraprendente si
addentrò anche nell’universo della moda
femminile: la sua collezione di tuniche in
seta plissée, tra cui il famoso “Delphos”,
evocato anche da Proust nella sua
Recherche, divenne un “must” di eleganza
per le divine del tempo.
Artist, photographer, designer… it is
hard to single out which aspect of the
personality and work of Mariano Fortuny
was predominant.
His entire artistic production was based
on an extraordinary synthesis of worlds
and eras, of styles and techniques
that only in Venice, a melting pot of
civilizations, could be transformed into
the creation of exquisite products.
Through philological experimentation
inspired by the noble roots of Western
art and the magic of the Orient, Mariano
Fortuny became one of the most original
interpreters of Venice’s “Silver Age”.
His constant research into lighting led
him to file a number of patents, including
a device to control light intensity, used
in the world’s most prestigious theatres.
Curious and enterprising, he even
penetrated the universe of female
fashion. His collection of pleated silk
tunics, including the famous “Delphos”
evoked by Proust in his Recherche,
represented a must in elegance for chic
young women of the past.