8
C’è una Città gloriosa nel Mare.
Il Mare fluisce e defluisce nelle ampie calli
e nelle anguste vie;
e le alghe marine si avvinghiano al marmo dei suoi palazzi.
Non orme di uomini, non passi avanti e indietro
conducono alle sue porte. Il sentiero giace sul Mare,
invisibile; e dalla terra andammo,
come a una Città galleggiante – inoltrandoci
e risalendo le sue vie come in un sogno,
tranquillamente, silenziosamente – le cupole,
simili a moschee, gli imponenti portici,
le statue si stagliavano nel cielo azzurro;
traboccavano di fierezza Orientale,
le vecchie residenze dei mercanti-re;
le facciate di alcune, malgrado il Tempo le avesse devastate,
ancora risplendevano delle più ricche sfumature di arte,
quasi che la ricchezza al loro interno fosse fuggita.
[...]
Scivolando,
finalmente lasciamo il fiume per il mare.
Finalmente una voce lassù annuncia “Venezia!”
e, al richiamo, Ella si presenta.
8-9_corretta_gm.indd 2
24/09/18 09:13
There is a glorious City in the Sea.
The Sea is in the broad, the narrow streets,
Ebbing and flowing; and the salt sea-weed
Clings to the marble of her palaces.
No track of men, no footsteps to and fro,
Lead to her gates. The path lies o’er the Sea,
Invisible; and from the land we went,
As to a floating City – steering in,
And gliding up her streets as in a dream,
So smoothly, silently – by many a dome,
Mosque-like, and many a stately portico,
The statues ranged along an azure sky;
By many a pile in more than Eastern pride,
Of old the residence of merchant-kings;
The fronts of some, though Time had shattered them,
Still glowing with the richest hues of art,
As though the wealth within them had run o’er.
[...]
Gliding on,
At length we leave the river for the sea.
At length a voice aloft proclaims “Venezia!”
And, as called forth, She comes.
Samuel Rogers
8-9_corretta_gm.indd 3
24/09/18 09:13