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Tab.u mirror collection / Bruno Rainaldi, 2011-2013
specchi / mirrors / miroirs / Spiegel
Just before your morning coffee the eyes still
confused and from then how many more times before
leaving the house? And then, the door already open,
the keys ready in your hand. A glance in the elevator.
Even in the car when she waits at the traffic lights.
In the studio, at the office, at the store, at the
laboratory the occasions become less but before
every meeting you try to find a way. Sometimes
it’s the glass of a window or that of a door, in every
restroom, before and after. Alert at the hairdresser’s,
critical in the fitting room. Smiling on a Saturday
night. Discretely even at the table casually turning
the blade of the knife. It’s not just vanity.
Shortly before going to bed, your inner thoughts
emerge on your face.
BR
Prima ancora del caffè con gli occhi ancora
confusi e da quel momento quante volte ancora
prima di uscire di casa? E poi, la porta già aperta,
le chiavi per chiudere in mano. Un’occhiata
in ascensore. Lei anche in macchina ferma al
semaforo. Studio, ufficio, negozio, laboratorio,
le occasioni diminuiscono, ma prima di ogni
incontro cerchi il modo. A volte ricorri alla finestra
o al vetro della porta. In ogni bagno, prima e
dopo. In qualche vetrina lucida del centro, vigile
dal parrucchiere, critico nel camerino, sorridente
al sabato sera, furtivamente anche a tavola,
mentre ruoti disinvolto la lama del coltello. Non
solo vanità.
Poco prima di dormire con i pensieri che da
dentro affiorano sul volto.
BR