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tallica, che penetra l’architettura fatiscente
della chiesa fino a incunearsi in una piccola
finestra al piano superiore. L’illuminazione
temporizzata delle luci pubbliche è collegata
a quella all’interno della ex-chiesa. Notte e
giorno i visitatori, in un vero e proprio per-
corso ascensionale, possono entrare nuova-
mente in quello che, abbandonato da anni,
era diventato un punto morto nel tessuto ur-
banistico della città di Bergamo. Il percorso
disegnato da Moscardini (anche in questo
caso, un tratto semplice, netto, che si mate-
rializza dalla carta allo spazio) è al tempo
stesso protetto ma obbligato, prevede una
contemplazione che non permette alcuna in-
terazione diretta con il luogo, riaperto per
l’occasione. Se guardato dal punto di vista
dell’architettura, il pubblico è rinchiuso in
una gabbia di metallo, costretto in un percorso
forzato e claustrofobico. Viceversa, vista dal-
l’interno, la gabbia diventa una protezione,
uno scudo che ripara da possibili colpi inferti
dall’architettura pericolante.
Un luogo della città, abbandonato come un
giocattolo rotto, viene temporaneamente ‘ag-
giustato’ dall’intervento dell’artista, che lo
eleva nuovamente alla dignità di spazio pub-
blico, in quanto collegato al sistema di ac-
censione pubblica e quindi fruibile allo stesso
modo di una piazza.
In un mondo basato sul progresso, sulla cre-
scita costante di nevrosi e consumi e sul man-
tra “if you work hard, you will succeed” non
costruire e non realizzare non sembra essere
un’opzione percorribile. In qualche modo, in-
cludendo il non finito, il temporaneo e il po-
tenziale nel proprio processo di ricerca, Mo-
scardini si oppone al modello teleologico
capitalista, pur senza pregiudizio ideologico.
Il fallimento artisticamente inteso smette i
panni di mero errore, creando uno spazio di
ragionamento approfondito che prescinde
dalla finalizzazione dei progetti, e diventa
quindi un’occasione per una maggior consa-
pevolezza di sé e del proprio tempo.
1XUnknown (1942-2017, to Fortress Europe, with Love), 2012-2017, MDF, carta, cemento, n.8 video, sonoro, n. 8 mini-proiettori, cavi, dimensioni
ambientali / MDF, paper, cement, n. 8 video, sound, n. 8 mini-projectors, cables, ambient size
Veduta parziale, MACRO, Roma / Partial view, MACRO, Rome. Courtesy of the artist. Foto / Photo Dario Lasagni