Giunto a Milano da Roma nel 1952, il
gruppo scultoreo della Pietà Rondanini
- ultima opera di Michelangelo - trovò
collocazione nella Sala degli Scarlioni
del Castello Sforzesco, all’interno
dell’allestimento di cui in quegli anni si
stavano occupando gli architetti del gruppo
BBPR (Banfi, Belgiojoso, Peressutti, Rogers).
Lì è rimasto sino al 2015, anno in cui alla
Pietà è stato destinato un nuovo spazio
espositivo, a lei dedicato: un trasferimento
controverso sotto il profilo della scelta
artistica e culturale, accompagnato da
critiche ma fortemente voluto.
All’interno dell’Ospedale Spagnolo,
anch’esso parte del complesso del Castello
Sforzesco, la Pietà campeggia oggi al centro
della sala che durante la peste del 1576 era
stata destinata a ospitare l’infermeria.
Transferred to Milan from Rome in 1952,
Michelangelo's very last work - the sculpture
known as the Rondanini Pietà - was placed
in the Sala degli Scarlioni in Milan’s Sforza
Castle as part of a museum design program
developed at the time by the architecture
practice BBPR (Banfi, Belgiojoso, Peressutti,
Rogers).
The statue remained there until 2015 when,
in a highly controversial move, it was
allocated a new location in the Sforza
Castle: the Ospedale Spagnolo.
Today, it stands in the center of the room
that served as an infirmary during an
outbreak of the plague in 1576. A large
rectangular double barrel vaulted hall, it has
remained unchanged since it was built in
the 16th century. Segments of the wall
decorations and frescoes are still visible.
Michele De Lucchi’s museum design
MUSEO
PIETÀ
RONDANINI
AMDL MICHELE DE LUCCHI
RONDANINI
PIETÀ
MUSEUM
Photography:
© Tom Vack,
courtesy of aMDL
Sketch:
© Michele de Lucchi,
courtesy of aMDL
L’ultima fatica di Michelangelo in un allestimento che rivede
completamente la modalità di fruizione dell’opera.
Michelangelo’s last work now displayed in an entirely new way.