Componibilità a evoluzione naturale
Spunto per il design di Dorothea è l’omonima
pianta grassa dei “sassi viventi”. La seduta
planare e asimmetrica viene avvolta da
uno schienale scultoreo che funge da elemento
portante del sistema. Più sottile nella parte
centrale, questo aumenta in spessore alle
sue estremità, abbracciando l’imbottito
e generando un’accogliente fluidità di linee
morbide e volumi netti.
Le forme organiche, declinate in nove moduli
– cinque sedili e quattro schienali di diverse
dimensioni –, incoraggiano composizioni
complesse e originali che si spingono oltre
la classica modularità lineare. Proprio come in
natura, i singoli elementi si accostano in modo
spontaneo e, seguendo la tangenza delle
proprie curve, si evolvono in colonie che sfruttano
appieno la dimensionalità dello spazio.
Leggerezza sospesa
A bilanciare i volumi generosi della seduta
è poi un’inaspettata leggerezza, concessa
dal sistema di appoggio: una piattaforma
leggermente arretrata rispetto al perimetro
dell’imbottito permette a quest’ultimo
di “galleggiare” visivamente all’interno
dell’ambiente in cui si inserisce.
La medesima suggestione ricorre anche
nella progettazione dello scrittoio integrato
al profilo esterno del sedile, che evoca
la caratteristica foglia del Dorothea con
un interessante effetto di sospensioni
e sovrapposizioni.
Dal pubblico al privato, in modo “soft”
Profondamente innovativa nel design, Dorothea
si rivela invece tradizionale nelle lavorazioni
artigianali di LaCividina, capaci di generare una
morbidezza ordinata e resistente; per questo
trasversale all’utilizzo contract e residenziale.
Negli spazi pubblici, le configurazioni schiena
contro schiena danno vita a soluzioni di seduta
ampie e intelligenti, nell’ambito privato invece, gli
elementi disposti a poltroncina o divano firmano
ogni spazio con personalità e autentico comfort.
Compositions through natural evolution
The inspiration for Dorothea comes from the
“living stones” succulent plant and the planar,
asymmetrical seat embraced by a sculptural
backrest that acts as the supporting element.
Thinner in the middle, it increases in thickness
at the ends, enveloping the upholstery and creating
a welcoming flow of soft lines and sharp volumes.
The organic shapes available in nine modules
– five seats and four backrests of different sizes –
promote sophisticated and original compositions
beyond traditional linear modularity. Just as in
nature, the individual elements come together
spontaneously and, following their curves, evolve
into groups that take full advantage of the space.
Floating lightness
Balancing the generous volumes of the seat
is the unexpected lightness of the support
system: a platform slightly recessed with
respect to the perimeter of the upholstery that
makes Dorothea “float” in the room.
The same effect recurs in the design of the
side table integrated into the outer profile
of the seat, reminiscent of Dorothea leaves with an
interesting effect of suspension and overlapping.
From public to private environments with “softness”
Definitely innovative in design, Dorothea proves to
be traditional in LaCividina’s craftsmanship, capable
of generating a neat and sturdy softness; therefore,
perfect for both commercial and residential use.
In public spaces, back-to-back configurations create
spacious and intelligent seating solutions; in private
areas, the elements arranged as armchairs or sofas
offer personality and authentic comfort.
LaC
Magazine
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DOROTHEA — Andrea Steidl