Oreste Ruggiero
LOVE
Contrapposizione fra rigore geometrico della figura
e armonia del suono della parola love; la cui forza
poggia su un basamento esile, quasi vulnerabile.
Totem Scultura luminoso, acciaio, Plexiglas
Totem Sculture with light, steel, plexiglas
cm 20x20x170
99 esemplari firmati e numerati
99 numbered and signed copies
Oreste Ruggiero, architetto, artista e saggista, nel 1984 ha scritto
“Architettura la scomparsa di un’arte”, con un’ introduzione di
Giovanni Michelucci, con il quale ha condiviso il messaggio “organico”
dell’architettura e dell’ arte.
Nel 1997, ha ideato e realizzato assieme a Bruno Zevi il congresso
internazionale di Modena, per il rilancio, dopo il Post Modern, dell’
architettura organica ed espressionista, attraverso il grado zero dell’ arte
e della paesaggistica.
Nel 2002 ha pubblicato il saggio critico “ Eresie, Sandro Botticelli e Lorenzo
il Magnifico, arte, amore, alchimia”, con una reinterpretazione, parallela,
delle più famose opere del pittore quattrocentesco, eseguite su plexiglas,
acciaio e luce.
Nel 2005 ha conclusa una rilettura inedita ed innovativa dell’ opera di Piero
della Francesca, e proposta, al grande pubblico, con il titolo “Il segreto
di Piero della Francesca”, accompagnata da rielaborazioni plastiche e
simboliche dell’ opera del grande maestro.
La ricerca costante dell’ artista è lo “spazio”, in tutte le sue forme, non solo
fisiche, ma anche attraverso l’ indagine del simbolo che, secondo Ruggiero,
appartiene ad un mondo mitico e parallelo a quello della dimensione
materiale.
Ama ricordare la frase di Oscar Wilde “L’ arte intera è allo stesso tempo
superficie e simbolo. Coloro che scendono sotto la superficie vanno
incontro al pericolo a rischio proprio. Coloro che leggono il simbolo vanno
incontro al pericolo a rischio proprio”
Si cimenta in questa ricerca sazio-simbolo attraverso ogni suo lavoro; dall’
arte, all’ architettura, alla letteratura, alla paesaggistica; sostenendo che
queste “arti”, dovrebbero di nuovo trovare l’armonia propulsiva che ha
generato periodi fecondi come la metà del Quattrocento ed i primi anni delle
avanguardie del Novecento, dove, secondo Ruggiero, la sintesi disattesa fu
quella di Wassily Kandinsky, con il suo libretto “Lo spirituale nell’ arte”.
La luce, l’ acciaio il plexiglas, le superfici nivee e specchianti delle sue opere,
esprimono questo mondo immateriale, inafferrabile, eppure così presente,
che l’ artista propone attraverso il movimento “ arte/canalizzazione”, che
ha fondato.
Oreste Ruggiero, architect, artist and essayist, in 1984 wrote
“Architettura la scomparsa di un’arte” – , introduction by Giovanni
Michelucci, whim he shared the “organic” message of architecture and
art with. In 1997 he designed and realised together with Bruno Zevi the
international conference of Modena for the reintroduction, after Post
Modern, of the organic and expressionist architecture through the
zero level of the art and landscape painting. In 2002 he published the
critical essay “Eresie, Sandro Botticelli e Lorenzo
il Magnifico, arte, amore, alchimia”, with a parallel reinterpretation of
the most famous work by the XVth century painter, made on plexiglas,
steel and light.
In 2005 he ended an unpublished and innovative rereading of the
work by Piero della Francesca proposed to the public with the title “Il
segreto di Piero della Francesca” accompanied by plastic and symbolic
revision f the work of the master.
The continuous research of the artist is the “space” in all its forms,
not only physical, but even trough the investigation of symbol that in
Ruggiero’s opinion belongs to a mythical world parallel to the material
dimension.
He loves remembering Oscar Wilde saying “All art is at once surface
and symbol. Those who go beneath the surface do so at their peril.
Those who read the symbol do so at their peril.”
He faces this research space-symbol in any work of his; from art to
architecture, to literature, to landscape painting and he asserts that
these “arts” should find again the propulsive Energy that gave birth
prolific periods such as the fist half of ht XVth century and the first
years of the XXIst century avant-garde, where, in Ruggiero’s opinion,
the failed synthesis was the one by Wassily Kandinsky, with his booklet
“Lo spirituale nell’arte” – “Spiritual in art”.
Light, steel, plexiglas, snow-white and mirror surfaces of his works
express the immaterial, elusive world, bit nevertheless so present
that the artist proposes through movement “art / canalisation” he
founded.
Oreste Ruggiero
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