05 FOLLI
COLORATE
IRONIE
FRANCESCO CUOMO
By Peppe Rinaldi *
Let me simplify: the more others are happy, the more you are
happy. The more you love, the more you are loved, the more
you are happy. These are not trivial ideas, especially in times like
these. And the art of Francesco Cuomo, painter and poet from
Eboli who has migrated to Tuscany, says this clearly: actually,
he himself repeats it in the lines that accompany a brochure
presenting his work, one of those items that is guaranteed to
be found in the bag of every self-respecting artist.
“... he was born in Eboli in 1973, he has written and painted
since 1996. He began to paint, simply, for love,” we read in the
beginning. And that’s how it was.
Francesco Cuomo says: “I began because I wanted to make this
immense and unique emotion tangible, through colours…I have
always wished to be able to transmit emotions to people, I love
to give happiness, I put it before my own happiness, I am glad
when I can make others smile, my emotions are born from the
pleasure I hope to make others feel.” A clearer demonstration
than this is unthinkable, so great is the naturalness with which
he presents himself in front of those who look at his paintings:
his message is both strong and unexpected in a world where
torment, ecstasy, and – so to speak – nihilism are king. If an
artist joins existence with positivity and tries to express it, to
transmit it to others through paintings or poems, we may not
even realize it any more: instead, with Francesco Cuomo, the
danger of “distraction” is a problem that never arises. He will
tell you this, but even more will be told by his works,
likeable, cheerful, original, airy, alive: colour is the dominus
that is weaved and unravels, it deliberately strikes you and
unleashes imagination. Surely, the underlying philosophy
that guides this 38-year-old painter from Tuscany-Eboli
is his merit. Again: “For me, colour means cheer, it
means the joy of life, it means being positive, colour is
emotion. For me colour is the future.” And it’s true, you
just have to observe his acrylic paintings on canvas to
realize it. A technique that is still young, but with a strong
awareness of the value of colour, of its immense capacity
for attraction, almost as if this were the high road to the
heart. Colour has marked the rhythm of life since time
began. The ‘heart’ is the centre of Francesco Cuomo’s
work, when he portrays Diego Armando Maradona,
when he immortalizes the Earth, when he speaks, using
his paintbrush, of his great romantic adventure, the one
that set him off towards his “vocation”. Recently his
artistic, but also human, adventure has been enriched by
experiences, contacts, and fusion: the glamour world of
fashion and design has identified him among the many
artists who, as opposed to Francesco Cuomo, explore
lands that have already been discovered. In many abused
cases. But not with him: the freshness of his works,
undoubtedly original if only for his enveloping use of
colour, has prevailed on more than one occasion. From
here, his participation in prestigious events such as
Art Basel in the Work of Persol project, his name on
the designer label of accessory and gift lines such as
Ichendorf, his participation in international exhibitions in
Shanghai, and much more. High-level brand names such
as Colmar and Persol have even focused on him as the
central figure of recent successful promotional campaigns.
Even the world of cinema has approached his works, as
in the case of the film “Questa Notte è Ancora Nostra”
and the television series “Amiche Mie”, where his works
have been used for set design, as well as the logo of
the MedFilmFestival and the VW beetle dedicated to
Bimbingamba.
All in all, the adventure of a coloured heart that seems as
though it never wants to stop.
(* journalist of the newspaper “Libero”)
Di Peppe Rinaldi *
Semplificando: più gli altri sono felici, più si è felici. Più
si ama, più si è amati, più si è felici. Non sono banalità,
soprattutto in tempi difficili come questi. E’ l’arte di
Francesco Cuomo, pittore e poeta ebolitano trapiantato
in Toscana, a dirlo con chiarezza: per la verità è lui stesso
a ripeterlo nelle poche righe che accompagnano una
brochure di presentazione, una di quelle immancabili nella
borsa di ogni artista che si rispetti.
“... nasce ad Eboli nel 1973, scrive e dipinge dal 1996.
Inizia a dipingere semplicemente per amore “, c’e’ scritto
all’inizio. E così e’ stato.
Dice Francesco Cuomo: “Ho iniziato perché volevo
rendere tangibile, attraverso i colori, questa immensa ed
unica emozione... il desiderio che ho sempre avuto e’
riuscire a trasmettere emozioni alle persone, amo dare
felicità ancor prima della mia stessa felicità, sto bene
quando riesco a far sorridere le persone, le mie emozioni
scaturiscono dal piacere che spero di far provare agli altri”.
Un manifesto più chiaro di così a volte e’ impensabile, tale
e tanta e’ la naturalezza con cui ci si presenta al cospetto
di chi guarda i suoi quadri: un messaggio forte quanto
inaspettato in un mondo dove tormento, estasi e -per
cosi dire- nichilismo la fanno da padroni. Se un’artista
sposa l’esistenza con positività e cerca di esprimerla, di
trasmetterla agli altri con dipinti, poesie o altro, quasi
non ce ne si accorge più: con Francesco Cuomo, invece
il pericolo della “distrazione” non si pone. Te lo dice lui
ma te lo dicono soprattutto le sue opere, simpatiche,
allegre, originali, ariose, vive: il colore e’ il dominus che
fa e disfa, colpisce volutamente e sprigiona fantasia. Un
pregio, sicuramente, la filosofia di fondo che guida il
trentottenne tosco-ebolitano. Ancora lui: “Colore per
me vuol dire allegria, vuol dire gioia di vivere, vuol dire
essere positivi, colore e’ emozione. Per me il colore e’
il futuro”. Ed e’ vero, basta osservare i suoi acrilici su e
tela per rendersene conto. Una tecnica ancora giovane
ma con una consapevolezza forte del valore del colore,
della sua immensa capacità d’attrazione, quasi fosse questa
la strada maestra per raggiungere il cuore: c’è sempre lui
che scandisce il ritmo della vita dalla notte dei tempi, il
‘cuore’ è il centro dell’opera di Francesco Cuomo, sia
che ritragga Diego Armando Maradona, sia che immortali
la Terra, sia che parli, usando il pennello, della sua grande
avventura sentimentale, la stessa che gli ha fatto scattare la
“vocazione”. Negli ultimi tempi la sua avventura artistica,
ma anche umana, si è arricchita di esperienze, contatti e
contaminazioni: il mondo glamour della moda e del design
l’ha individuato tra molti altri artisti che, a differenza di
Francesco Cuomo, cavalcavano praterie già esplorate.
In molti casi abusate. Con lui no: la freschezza delle sue
opere, indubbiamente originali non foss’altro per quell’uso
avvolgente del colore, ha prevalso in più di una occasione.
Di qui la partecipazione ad eventi di prestigio come art
basel nel progetto work of persol, la firma di linee di
accessori e di oggettistica quali ichendorf ,la partecipazione
a mostre internazionali a Shangai, e molto altro. Marchi di
fascia alta del calibro di Colmar e Persol hanno addirittura
puntato su di lui inteso proprio come figura centrale
di recenti e fortunate campagne promozionali. Anche il
mondo del cinema non ha lesinato approcci con le sue
opere come nel caso di questa notte ancora nostra e la
fiction amiche mie dove le sue opere venivano utilizzate
come scenografie, oppure il logo del MedFilmFestival e il
maggiolino dedicato a bimbingamba.
Insomma, l’avventura di un cuore colorato che sembra non
volersi fermare più.
(* giornalista del quotidiano “Libero”)